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La Germania in Recessione: Il Governo Rivede al Ribasso le Stime sul Pil

Il governo tedesco ha abbassato le stime di crescita del prodotto interno lordo (PIL) per il 2024, prevedendo una contrazione dello 0,2%, rispetto all’espansione dello 0,3% stimata in precedenza. Si prevede che l’economia tedesca, la più grande d’Europa, subisca una contrazione per il secondo anno consecutivo, prima di iniziare a riprendersi nel 2025 con una crescita dell’1,1%. Questa revisione negativa è il risultato di vari fattori, tra cui il congelamento di un importante progetto di Intel in Germania e i piani di Volkswagen di chiudere stabilimenti e ridurre l’occupazione.

La Germania, che ha beneficiato in passato di energia a basso costo grazie ai contratti di fornitura di gas russo e di forti esportazioni, in particolare verso la Cina, sta ora affrontando le conseguenze della guerra in Ucraina e della flessione della domanda globale in un contesto di crescente protezionismo. Il ministro dell’Economia Robert Habeck ha sottolineato come il Paese e l’Europa debbano trovare una propria voce nelle tensioni tra Cina e Stati Uniti.

In aggiunta, la Germania deve confrontarsi con sfide strutturali come l’invecchiamento della popolazione, l’aumento della concorrenza cinese, e una burocrazia pesante. Questi problemi hanno iniziato a influire negativamente sull’economia, che non ha visto una crescita significativa dal 2018. Habeck ha anche criticato la regola del “freno al debito” della Costituzione, che limita le risorse per gli investimenti pubblici, evidenziando che una maggiore flessibilità di bilancio potrebbe facilitare una ripresa.

Sul fronte dei consumi, nonostante gli effetti positivi dell’euforia per il torneo di calcio europeo e gli aumenti salariali, si registra una stagnazione a causa di un clima di incertezza e dell’aumento della disoccupazione, che porta i consumatori a risparmiare. Le difficoltà nelle esportazioni e la politica monetaria restrittiva continuano a pesare sull’attività economica, e le previsioni indicano che la fase di debolezza persisterà.

Il governo di Olaf Scholz conta su un pacchetto di misure denominate “iniziativa per la crescita”, incluso il taglio delle tasse, per rilanciare l’economia, ma gli esperti avvertono che queste misure non saranno sufficienti a ritornare ai ritmi pre-pandemici, prevedendo una crescita moderata nei prossimi due anni.

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