L’indagine di Altroconsumo, che celebra 35 anni di analisi sui prezzi nei supermercati, offre una panoramica significativa sui potenziali risparmi per le famiglie. Secondo i risultati, una famiglia di quattro persone può risparmiare fino a 3.400 euro all’anno, mentre un single ha la possibilità di risparmiare circa 2.100 euro. Questi valori rappresentano oltre il 35% rispetto alla spesa media annuale. In un contesto socio-economico sfidante, è cruciale conoscere i punti vendita più economici per gestire al meglio il proprio budget.
Nel 2024, i supermercati hanno visto un incremento dei prezzi dell’1,74%, mentre gli ipermercati hanno registrato un aumento dell’1,6%. Al contrario, i discount hanno avuto un aumento modesto dello 0,25%, dimostrando di restare una scelta vantaggiosa per il risparmio, specialmente considerando che nel 2023 l’aumento medio dei prezzi era stato del 12,6%. Tra le catene analizzate, Lidl emerge come il punto vendita più economico del 2024, superando In’s, che ha visto un aumento del 4%. Eurospin segue da vicino Lidl, mentre Penny Market ha avuto un incremento del 12%, avvicinandosi ai prezzi degli ipermercati come Esselunga e Bennet. Carrefour Market si distingue per la competitività sui prodotti a marchio, mentre Bennet è il più costoso in questa categoria.
L’indagine mette in evidenza anche significative differenze regionali nei prezzi. Le regioni più economiche includono Trentino Alto-Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Calabria e Toscana, mentre le più costose sono Valle d’Aosta (+16%), Lazio (+10%), Umbria e Marche (+9%) ed Emilia-Romagna (+8%). Nelle regioni con redditi familiari più bassi, come Calabria e Sicilia, la spesa alimentare incide maggiormente sul bilancio, fino al 17%.
In merito a dove risparmiare di più, è emerso che nella classifica tra 65 città italiane, Rossetto, nel Nord-Est, è il punto vendita più conveniente, seguito da Spazio Conad in provincia di Bari. Altre opzioni economiche si trovano principalmente nel Nord, mentre le città come Roma e Firenze offrono maggiori opportunità di risparmio. Reggio Calabria e Catanzaro, d’altra parte, presentano i risparmi più bassi, evidenziando come lo stesso prodotto possa costare fino al triplo a seconda della località, riflettendo le differenze regionali nel costo della vita.