L’Ecobonus, un’agevolazione fiscale introdotta nel 2007 per incentivare interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, rimarrà valido fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, per il 2025, il futuro dell’Ecobonus appare incerto. Potrebbe subire significative modifiche o addirittura essere cancellato nell’ambito della revisione generale delle agevolazioni voluta dal Governo Meloni. Nonostante ciò, si stima che se l’Ecobonus dovesse continuare, la sua percentuale di detrazione scenderebbe già al 36% con un massimale di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.
Il Governo sta valutando di rimodulare i benefici esistenti, riservando aliquote maggiori a interventi strategici e prioritari per il raggiungimento di obiettivi di decarbonizzazione. In questo contesto, per il 2025 si prevede l’introduzione del nuovo Conto Termico, un incentivo economico promosso dal Gestore Servizi Energetici (GSE). Questo nuovo strumento mira a sostenere la riqualificazione energetica degli edifici, offrendo risorse a pubbliche amministrazioni, imprese e privati.
Il Conto Termico rappresenta una valida alternativa all’Ecobonus, offrendo la possibilità di ottenere contributi diretti o detrazioni fiscali per interventi come l’installazione di impianti di riscaldamento e raffreddamento a basso consumo e l’uso di fonti rinnovabili per piccoli impianti. Non ha scadenze e si configura come un contributo a fondo perduto, disponibile per progetti di efficientamento energetico in abitazioni, edifici produttivi e strutture pubbliche.
Inoltre, ci sono prospettive di potenziamento dell’agevolazione con l’introduzione del Conto Termico 3.0, previsto per gennaio 2025, che estenderebbe gli interventi coperti dall’incentivo. Tra le nuove misure potrebbero rientrare l’installazione di sistemi di schermatura per vetri e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici, insieme a sistemi fotovoltaici e soluzioni di accumulo energetico.
In sintesi, mentre il futuro dell’Ecobonus nel 2025 resta incerto, il Conto Termico emerge come una solida opzione per mantenere gli investimenti nell’efficienza energetica.