Lo splendore dell’arte veneta del secondo ‘500 viene celebrato in una mostra e in un restauro alla Camera dei Deputati, precisamente nella sala intitolata ad Aldo Moro. Al centro del progetto c’è il ‘Diluvio universale’ di Francesco da Ponte, noto come il Bassano, ora definitivamente attribuito a lui grazie a un recente restauro. Questo dipinto dialoga con l’opera ‘Le nozze di Cana’ di Paolo Caliari, il Veronese, esposta di fronte. Gli arredi settecenteschi e gli arazzi fiorentini, restaurati negli ultimi anni, accompagnano altre opere, tra cui una ‘Pastorale’ di Andrea Schiavone e una ‘Madonna con bambino e una fanciulla’ dalla bottega di Tiziano. È presente anche un Ritratto femminile anonimo, che riprende la Gioconda di Leonardo da Vinci.
Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, evidenzia l’importanza della collezione, che comprende opere che abbelliscono Montecitorio da oltre un secolo. Il catalogo del restauro del ‘Diluvio’ segna l’inizio di una serie di pubblicazioni dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico della Camera, che sarà accessibile attraverso il portale arte.camera.it.
Il ‘Diluvio’, in deposito a Montecitorio dal 1925, ha beneficiato di uno studio approfondito condotto da Enrico Maria Dal Pozzolo, esperto di arte moderna e rinascimentale. Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi, sottolinea che il Rinascimento rappresenta un momento in cui l’Italia ha saputo esprimere bellezza in risposta al terrore e alla crisi, un tema evincibile anche nel ‘Diluvio’, datato intorno al 1580.
Il dipinto è parte di un ciclo originario di quattro opere realizzate da Francesco e Jacopo Bassano, di cui esistono diverse repliche. Prima del restauro, il ‘Diluvio’ presentava difficoltà di lettura che ne complicavano l’attribuzione. Ora, grazie al restauro, è chiaro che l’opera è interamente attribuibile a Francesco Bassano, priva di interventi dal padre.
Fontana conclude affermando che è un orgoglio mostrare la bellezza italiana, un patrimonio fondamentale da custodire e trasmettere alle future generazioni. La collaborazione tra le istituzioni e il restauro rappresenta un modo di restituire queste opere alla comunità .