Durante la nona giornata di Serie A, non ci sono stati episodi controversi e le decisioni arbitrali sono state generalmente accettate. L’arbitro Guida ha diretto Inter-Juventus, assegnando due rigori all’Inter, entrambi realizzati da Piotr Zielinski. Nel primo caso, Danilo ha commesso fallo su Marcus Thuram in area, simile a un episodio della Champions League. Guida ha fischiato immediatamente il rigore, permettendo a Zielinski di segnare. Per il secondo rigore, Kalulu ha fatto fallo su Dumfries, e nonostante le proteste della Juventus per un presunto tocco di mano, Guida ha confermato il rigore, portando così l’Inter in vantaggio.
Un altro episodio degno di nota si è verificato nel match Napoli-Lecce. Dopo un intervento confuso, una rete di Di Lorenzo è stata inizialmente convalidata, ma successivamente annullata dal VAR poiché il capitano del Napoli era oltre il portiere e aveva solo un difensore tra sé e la porta. Al 61′, un contatto tra Politano e Banda ha generato proteste, ma l’arbitro Tremolada ha deciso di non concedere il rigore, decisione confermata dal VAR, rendendo l’azione dubbiosa. Tuttavia, il Napoli ha potuto segnare un gol regolare con Di Lorenzo, nonostante un contatto leggero con Krstovic, che è risultato involontario.
In Fiorentina-Roma, si è discusso del rigore assegnato alla Fiorentina dopo 17 minuti. Bove, anticipando Celik, è stato toccato dall’avversario e l’arbitro Sozza ha fischiato il penalty. Tuttavia, il replay ha mostrato che Celik aveva toccato prima la palla, portando a interrogativi sulla decisione. Inoltre, ci sono stati dubbi sul terzo gol della Fiorentina per un contatto tra Gosens e Celik, ma Sozza non è intervenuto, poiché il contatto era considerato troppo leggero per richiedere un intervento del VAR.
In sintesi, la nona giornata di Serie A ha visto episodi da moviola che, sebbene controversi in alcuni casi, non hanno scatenato le polemiche tipiche del campionato, consentendo ai match di proseguire senza eccessive contestazioni.