Alessandro Matri, ex attaccante di squadre prestigiose come Juventus, Milan e Cagliari, ha condiviso sui social il suo desiderio di tornare a giocare a calcio con i suoi amici d’infanzia nella squadra della Graffignana, in seconda categoria. Tuttavia, ha spiegato che il suo sogno di calzare nuovamente le scarpe da calcio è ostacolato dalla sua attuale scelta di diventare allenatore. Matri sta frequentando corsi per ottenere i necessari patentini, ma questa decisione sembra precludere la possibilità di tornare a giocare, anche a livello amatoriale.
Nella sua storia su Instagram, Matri ha espresso il rammarico di non poter riunirsi con i suoi vecchi amici sul campo. Ha affermato che, a trent’anni, può succedere di non trovare una squadra, portando molti a considerare la carriera di allenatore come un’opzione. Tuttavia, il fatto che questo possa impedire anche un ritorno a giocare nelle categorie inferiori lo rattrista profondamente. Matri vede il torneo con i vecchi amici come un’opportunità di divertimento e spensieratezza, che purtroppo non potrà realizzare.
Nonostante il tono pacato e privo di polemica del suo messaggio, Matri desidera sensibilizzare l’opinione pubblica su una regola che limita la possibilità per ex giocatori di tornare in campo se hanno intrapreso la carriera di allenatore. La sua storia ha suscitato interesse e simpatia, rappresentando una storia toccante per molti appassionati di calcio.
Matri non gioca da cinque anni, e l’idea di tornare a calcare un prato, sebbene in una squadra di categoria inferiore, rappresentava una bellissima opportunità per lui e per i suoi amici. Negli ultimi anni, l’ex bomber ha mantenuto un profilo pubblico attraverso il commento e l’analisi delle partite per Dazn, oltre a collaborare con Igli Tare alla Lazio, dimostrando di continuare a essere impegnato nel mondo del calcio in maniera diversa. Il desiderio di un ritorno in campo, sebbene romantico, si scontra con la realtà della sua carriera in evoluzione verso il ruolo di allenatore.