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La pertosse si diffonde in Europa e America: strategie di prevenzione con vaccini e mascherine

La pertosse è in aumento non solo in Italia e Francia, ma anche negli Stati Uniti, dove i casi hanno raggiunto il livello più elevato degli ultimi dieci anni. La malattia è causata dal batterio Bordetella pertussis e si trasmette facilmente attraverso l’aria. Quest’anno, negli Stati Uniti, sono stati segnalati oltre 32.000 casi, un aumento significativo rispetto ai 6.500 dello stesso periodo dell’anno scorso. Gli esperti attribuiscono questa crescita al calo dei tassi di vaccinazione e alla perdita di immunità generale, correlata ai protocolli di blocco per il coronavirus.

I bambini sotto un anno sono i più vulnerabili a questa malattia, che è nota anche come tosse convulsa e tosse dei 100 giorni. Il loro sistema immunitario immaturo li espone a un rischio maggiore di contrarre forme gravi della pertosse. I tassi di vaccinazione con il vaccino DTaP, che protegge contro difterite, tetano e pertosse, hanno subito un calo durante i periodi chiave della pandemia, evidenziando che molti bambini potrebbero non aver mai ricevuto le vaccinazioni necessarie.

La pertosse provoca attacchi di tosse violenti che possono durare a lungo e avere conseguenze gravi, come fratture delle costole. Non colpisce solo il sistema respiratorio, ma influisce su tutto il corpo, sullo stato d’animo e sul sonno, generando ansia per la possibile perdita di tempo da scuola o lavoro. Sebbene la pertosse non sia un problema nuovo, poiché in passato ha causato molte morti infantili prima dell’introduzione del vaccino negli anni ’40, rimane un serio problema di salute.

La malattia inizialmente si presenta come un comune raffreddore, ma può rapidamente evolvere in attacchi di tosse violenti. Durante l’inchiesta, è emerso che l’83% degli intervistati ha riconosciuto la tosse come un sintomo, ma meno del 44% ha identificato la febbre bassa e solo il 33% sapeva che il vomito post-tosse poteva essere un segnale allarmante. È chiaro che la pertosse rappresenta un rischio sanitario significativo, richiedendo un’attenzione e un’educazione continua sulla prevenzione attraverso la vaccinazione.

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