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La Predappio celebra il generale Anders, liberatore del ’44

Ottanta anni dopo la liberazione di Predappio dall’occupazione tedesca, il Comune assegna la cittadinanza onoraria al generale Władysław Anders, protagonista di quell’evento. La cerimonia è fissata per il 28 ottobre, una data significativa poiché coincide con l’anniversario della Marcia su Roma di Benito Mussolini, nato a Dovia di Predappio. Anna Maria Anders, figlia del generale ed ex ambasciatore in Italia, rappresenta simbolicamente l’esperienza della Polonia nella liberazione dell’Italia nel contesto della Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1944, gli alleati stavano avanzando verso Forlì, considerata il fulcro del fascismo. Gli inglesi desideravano entrare per primi in città, ma la strategia ometteva la significativa Predappio. Il generale Anders ricevette l’ordine di mobilitare le sue forze nel Riminese, iniziando le operazioni militari con la 5ª divisione Kresowa. Le truppe polacche, tra cui la 5ª Brigata di fanteria Vilnius, avanzarono contro le forze tedesche, respingendole a nord e ponendo nel mirino Forlì; tuttavia, gli inglesi interruppero la loro avanzata.

Una unità separata, il Gruppo “Rud”, liberò Predappio il 27 ottobre, un giorno prima dell’anniversario della Marcia su Roma. Questa liberazione rappresentava una forte risposta alle affermazioni di Mussolini nel 1939, che dichiarava che la Polonia “non esisteva più”. Nonostante le parole del Duce, la Polonia continuò a combattere in vari teatri di guerra, inclusi Francia, Inghilterra, Africa e Italia, dove i soldati polacchi, che avevano affrontato dure prove in prigioni sovietiche, raggiunsero un’importante vittoria a Montecassino.

Il 27 ottobre, nel registro dei visitatori di Predappio, i soldati polacchi lasciarono una dichiarazione chiara: “La Polonia c’è ancora. Noi siamo qui”, contraddicendo le affermazioni di Mussolini. Il generale Anders e i suoi ufficiali firmarono il registro, sottolineando il loro ruolo nella liberazione italiana. Nel frattempo, le truppe polacche visitarono i luoghi legati a Mussolini, trovando le sue abitazioni in uno stato di degrado.

La cittadinanza onoraria attribuita al generale Anders riporta in primo piano una pagina storica importante, non solo per il riconoscimento di un contributo militare, ma anche per il significato morale che rappresenta, sottolineando la lotta per la libertà.

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