Un altro significativo passo per i privati nello spazio è stato compiuto con il lancio della missione Polaris, avvenuto da Cap Canaveral il 11, alle 23 ora italiana, dopo due rinvii. La missione prevede cinque giorni in orbita, durante i quali verranno stabiliti nuovi record nel settore spaziale. Per la prima volta, astronauti non professionisti parteciperanno a una passeggiata extra-veicolare a un’altitudine di 1400 km, raggiungendo così il punto più lontano dalla Terra per esseri umani da quando le missioni Apollo hanno portato gli uomini sulla Luna.
A bordo della navetta Crew Dragon ci sono due ingegneri di SpaceX, l’azienda di Elon Musk, un colonnello dell’aeronautica in pensione e il miliardario imprenditore Jared Isaacman, che ha finanziato l’intera missione. Durante questi giorni in orbita, sono previsti vari esperimenti, tra cui uno riguardante le comunicazioni laser tra i satelliti della costellazione Starlink, progettata da Musk per garantire comunicazioni globali. Un altro importante esperimento riguarderà gli effetti delle radiazioni sul corpo umano, un tema cruciale per le future esplorazioni spaziali.
Il ritorno sulla Terra è previsto per sei giorni dopo il lancio, con l’assistenza dell’Agenzia Spaziale Italiana, che fornirà supporto tecnico e scientifico. La missione si inserisce in un contesto più ampio, in cui si guardano già ai prossimi obiettivi: il ritorno sulla Luna e, soprattutto, la pianificazione di missioni verso Marte. Questi sviluppi rappresentano un punto di svolta non solo per il commercio spaziale, ma anche per la presenza umana al di fuori del nostro pianeta.
Il progetto Polaris si configurava quindi come un’importante opportunità per testare nuove tecnologie, oltre a contribuire a una comprensione più profonda delle sfide legate alla vita nello spazio. Non è solo una conquista ingegneristica, ma anche un simbolo di come i privati stiano cambiando il panorama dell’esplorazione spaziale, unendo competenze e risorse in un settore che promette di rivoluzionare il nostro accesso all’universo. La missione rappresenta quindi un altro passo nella vasta avventura dell’umanità nello spazio, aprendo la strada per futuri successi.