La prima passeggiata spaziale della storia realizzata durante una missione privata è stata un grande successo. Il comandante Jared Isaacman e la specialista Sarah Gillis hanno eseguito questa storica ‘spacewalk’ a bordo della missione Polaris Dawn di SpaceX, mentre il pilota Kidd Poteet e l’ufficiale medico Anna Menon monitoravano i sistemi di supporto vitale. Questa attività è significativa perché è la prima volta che astronauti non professionisti eseguono una passeggiata spaziale dalla capsula Dragon Crew. L’obiettivo principale era testare nuove tute pressurizzate progettate da SpaceX per future missioni lunari e marziane.
Alle 13:17 UTC, entrambe le attività extraveicolari sono terminate e il portello è stato richiuso, avviando così il processo di ripressurizzazione della cabina, che ha confermato l’assenza di perdite. Jared Isaacman è stato il primo a uscire dalla capsula per circa dieci minuti. Durante l’uscita, ha ammirato la vista della Terra, descrivendola come un “mondo perfetto”. Successivamente, è stata la volta di Sarah Gillis, ingegnere di SpaceX, la quale ha anch’essa effettuato movimenti per testare la mobilità della tuta.
Questa uscita storica è avvenuta a circa 700 chilometri di altitudine, tra Australia e Antartide, una quota nettamente superiore a quella della Stazione Spaziale Internazionale. La pressione nella cabina è stata lentamente ridotta fino a raggiungere il vuoto necessario per aprire il portello e permettere all’equipaggio di iniziare le operazioni all’esterno. Dopo circa dieci minuti, Gillis è riuscita a rientrare, agganciando e chiudendo in sicurezza il portello nonostante le potenziali difficoltà legate alle differenze di pressione.
Un obiettivo fondamentale di SpaceX è sviluppare tute spaziali più simili a vestiti normali, rispetto alle tradizionali tute gonfie e restrittive. Bill Nelson, capo della NASA, ha elogiato SpaceX e la missione Polaris Dawn per questo traguardo, definendolo un “enorme passo avanti per l’industria spaziale commerciale”. Le congratulazioni di Nelson sottolineano l’importanza di questo successo come passo fondamentale verso una fiorente economia spaziale statunitense.