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martedì, 7 Gennaio, 2025
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La solitudine e il rischio di malattie croniche e ictus

La solitudine è associata a un aumento del rischio di malattie cardiache, ictus e a una maggiore vulnerabilità alle infezioni, secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Cambridge e dell’Università di Fudan, pubblicato su Nature Human Behaviour. Le interazioni sociali, come la presenza di amici e familiari, rafforzano le difese naturali dell’organismo, migliorando la salute generale e riducendo il rischio di malattie come diabete di tipo 2, ictus e malattie cardiache. Lo studio ha analizzato campioni di sangue di oltre 42.000 adulti tra 40 e 69 anni, reclutati nella UK Biobank, evidenziando l’impatto negativo dell’isolamento sociale sulla salute.

I ricercatori hanno utilizzato punteggi per misurare l’isolamento sociale e la solitudine basati sia su metriche oggettive che soggettive. È emerso che 175 proteine sono correlate all’isolamento sociale e 26 alla solitudine, con circa l’85% di queste comuni a entrambe le condizioni. Molte delle proteine individuate sono associate a infiammazioni e malattie, suggerendo che l’isolamento influisce sulla salute attraverso meccanismi biologici legati alle proteine.

Utilizzando la randomizzazione mendeliana, i ricercatori hanno identificato cinque proteine altamente presenti tra le persone sole. Il professor Jianfeng Feng dell’Università di Warwick ha sottolineato l’importanza dell’intelligenza artificiale nella scoperta di proteine che possono influenzare diagnosi e trattamenti per varie malattie, ponendo l’accento sul ruolo fondamentale delle relazioni sociali per la salute.

Tra le proteine rilevanti vi è l’ADM, che è coinvolta nella risposta allo stress e nella regolazione degli ormoni sociali, come l’ossitocina. L’ADM è stata correlata a un volume ridotto dell’insula, un’area cerebrale relativa all’interocezione, e a un aumento del rischio di morte prematura. Un’altra proteina, l’ASGR1, è associata a livelli elevati di colesterolo e a un maggior rischio di malattie cardiovascolari.

I risultati dello studio evidenziano l’importanza del contatto sociale per la salute, dato che sempre più persone si sentono sole. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato l’isolamento sociale e la solitudine come un problema di salute pubblica globale. La professoressa Barbara Sahakian ha affermato che è fondamentale identificare strategie per affrontare questo problema e mantenere le persone connesse, migliorando così la salute complessiva.

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