26 Settembre 2024

La soluzione è un’implosione nucleare

asteroide terra 1

L’asteroide Apophis, di circa 300 metri di diametro, suscita preoccupazione per le sue possibili collisioni con la Terra. Le date in cui si avvicinerà al nostro pianeta sono nel 2029, 2036 e 2069. Anche se le probabilità di un impatto sono basse, la questione è complessa, poiché un evento noto come attraversamento del gravitational keyhole potrebbe alterare la sua traiettoria, portando a nuove incertezze.

Recenti ricerche condotte dal fisico canadese Paul Wiegert hanno evidenziato un fattore che potrebbe aumentare il rischio di collisione. Lo studio suggerisce che se Apophis venisse colpito da un altro corpo celeste di almeno 3,5 metri, la sua traiettoria potrebbe spostarsi di 60 centimetri, incrementando le probabilità di impatto a una su un milione. Sebbene questa possibilità rimanga improbabile, la probabilità di collisione con un altro corpo celeste non può essere del tutto esclusa, essendo di una su due miliardi.

Per affrontare una potenziale minaccia, gli scienziati hanno esplorato diverse soluzioni per deviare la traiettoria di Apophis. Una delle opzioni più promettenti è la replica della missione Dart effettuata nel 2022. Questa operazione ha dimostrato che è possibile deviare un asteroide utilizzando una sonda spaziale, come nel caso di Dimorphos, la cui orbita è stata modificata grazie all’impatto della sonda Dart. Tuttavia, questa strategia richiederebbe tempo e adeguate preparazioni per dimostrarsi efficace.

In situazioni di emergenza, dove il tempo potrebbe essere insufficiente, potrebbe essere presa in considerazione un’opzione più radicale come un’esplosione nucleare. Esperimenti condotti presso i Sandia National Laboratories hanno simulato l’effetto di radiazioni ad alta intensità su un modello di asteroide, dimostrando che esplosioni significative potrebbero deviare corpi celesti anche più grandi di Apophis. Sebbene questa misura sembri uscita da un film come Armageddon, si tratta di una soluzione estrema e complessa da realizzare, che resta comunque nell’ambito delle possibilità in caso di reale minaccia da parte dell’asteroide.

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