10.5 C
Roma
mercoledì, 25 Dicembre, 2024
HomeTecnologiaLa sonda NASA che sfida il Sole

La sonda NASA che sfida il Sole

La sonda Parker della NASA ha effettuato un avvicinamento senza precedenti al Sole il giorno della vigilia di Natale, con l’intento di studiare la sua atmosfera. Lanciata nell’agosto 2018, la missione Parker ha una durata prevista di sette anni e si prefigge di approfondire la nostra comprensione della stella, in particolare per svelare i segreti delle tempeste solari, che possono influenzare le comunicazioni sulla Terra.

La sonda ha raggiunto la sua vicinanza massima al Sole martedì alle 11:53 GMT, a soli 6,2 milioni di chilometri dalla superficie solare, stabilendo così un record. Tuttavia, il team della missione dovrà attendere fino a venerdì per ricevere il segnale dal veicolo spaziale, poiché ha perso il contatto diretto con la Parker per diversi giorni durante il suo avvicinamento al Sole, un evento noto come perielio. Arik Posner, scienziato del programma Parker Solar Probe, ha sottolineato che questa missione rappresenta un esempio delle audaci iniziative della NASA nel rispondere a domande fondamentali sull’universo.

Durante il suo avvicinamento, la Parker ha viaggiato a una velocità impressionante di circa 690.000 chilometri all’ora, permettendo di percorrere la distanza da Washington a Tokyo in meno di un minuto. Lo scudo termico della sonda è riuscito a sopportare temperature estreme che oscillano tra 870 e 930 gradi Celsius, mentre gli strumenti interni sono rimasti a una temperatura ambientale di circa 29 gradi Celsius. Questo ha permesso alla sonda di esplorare la corona, lo strato più esterno dell’atmosfera solare. Uno degli obiettivi principali della Parker è capire perché la corona sia sorprendentemente 200 volte più calda della superficie solare.

L’avvicinamento della vigilia di Natale rappresenta il primo di tre transiti record; i prossimi due passaggi, previsti per il 22 marzo e il 19 giugno 2025, dovrebbero riportare la Parker a una distanza simile dal Sole. Gli scienziati non vedono l’ora di ricevere i dati scientifici nei prossimi giorni, che contribuiranno a rispondere a importanti domande sulla fisica solare.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI