Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha espresso la posizione del governo italiano riguardo ai mercati agricoli e di pesca, affermando l’importanza di una loro regolamentazione per garantire equità e combattere la concorrenza sleale. Lollobrigida sottolinea che deve essere possibile per gli imprenditori italiani, sia nel settore agricolo che in quello della pesca, raggiungere gli obiettivi prefissati, tra cui un maggiore impegno per la tutela dell’ambiente attraverso pratiche agricole sostenibili.
In particolare, il ministro ha fatto riferimento alla necessità di definire i mercati in modo da proteggere gli imprenditori locali dall’invasione di merci straniere prodotte senza rispettare i diritti del lavoro e le normative ambientali. Questo approccio è fondamentale per garantire un contesto di mercato equo, in cui tutti gli attori operano secondo le stesse regole. Lollobrigida ha quindi messo in evidenza l’importanza di pratiche più virtuose, che non solo favoriscano la competitività, ma che abbiano anche rispetto per l’ambiente.
In aggiunta a queste dichiarazioni, l’Italia ha presentato due progetti significativi per promuovere la qualità e la sostenibilità. Il governo ha deciso di stanziare 10 milioni di euro per finanziare le organizzazioni internazionali impegnate nella certificazione delle sementi, considerato un patrimonio sempre più strategico in agricoltura. A questi fondi si aggiunge un’altra iniziativa destinata alla formazione, segno che l’Italia punta a investire non solo nella qualità dei prodotti, ma anche nella preparazione e nel miglioramento delle competenze degli operatori del settore.
Queste misure rientrano in una politica più ampia di promozione della sostenibilità e della responsabilità sociale all’interno delle filiere agricole e della pesca. In questo contesto, Lollobrigida ha ribadito l’importanza di proteggere gli imprenditori e lavoratori italiani, tutelando i loro diritti e garantendo che le produzioni locali possano competere ad armi pari con quelle internazionali. Questa strategia pone l’accento sulla necessità di una regolamentazione dei mercati che favorisca un ambiente equo per tutti i produttori.