L’Aula del Senato ha approvato la fiducia richiesta dal Governo riguardo la manovra, rendendo definitiva la legge di bilancio, con un voto finale di 108 favorevoli, 63 contrari e 1 astenuto. Questa è la terza manovra del governo Meloni e mobilita risorse per un totale di 30 miliardi di euro. Tra le misure principali ci sono il taglio del cuneo fiscale e l’aliquota Irpef strutturale a tre scaglioni. Viene previsto un sostegno alla natalità, l’Ires premiale, fondi per il Ponte sullo Stretto e per la Tav.
Nel settore fiscale, il taglio del cuneo prevede un bonus per i dipendenti con reddito fino a 20mila euro e una detrazione per quelli tra 20 e 40mila euro. L’Irpef viene stabilizzata su tre scaglioni, comportando un’assorbenza superiore a 17 miliardi. Viene introdotto un Ires premiale per le imprese che reinvestono gli utili. L’aliquota sui veicoli aziendali nuovi raddoppia, mentre la web tax si applicherà solo alle grandi aziende con ricavi sopra i 750 milioni. Alcune tasse aumentano, come quelle su giochi e scommesse.
Per quanto riguarda la famiglia, ci sono modifiche nelle detrazioni per redditi oltre i 75mila euro e viene introdotto un bonus di mille euro per ogni nuovo nato in famiglie con Isee sotto 40mila euro. Il bonus nido diventa strutturale, e i congedi parentali aumentano all’80% per tre mesi. Si istituisce un fondo per le attività extra-scolastiche.
Nel settore pensionistico, le pensioni minime verranno rivalutate nel 2025 e vengono prorogate misure di flessibilità in uscita. Viene esteso il bonus per chi rimane nel mercato del lavoro e consentito il cumulo tra previdenza obbligatoria e complementare.
Per il lavoro, si proroga la maggiorazione per nuove assunzioni. Sono previsti rifinanziamenti per la Nuova Sabatini e per il credito d’imposta nel Mezzogiorno. La detassazione dei premi di produttività viene estesa e aumenta il limite dei fringe benefit.
In ambito abitativo, il bonus ristrutturazioni rimane al 50% per le prime case e si estende fino al 36% per le altre, con misure aggiuntive per i giovani e le coppie. In sanità, ci sono nuove risorse e la flat tax per gli straordinari degli infermieri.
Infine, si prevede un miglioramento delle opere pubbliche, con maggiori fondi per la Tav e il Ponte sullo Stretto. La spending review prevede tagli di circa 7,7 miliardi nei ministeri dal 2025 al 2027.