La lingua italiana, nonostante l’influenza crescente di termini inglesi, continua a dimostrare vitalità e capacità di innovazione, producendo neologismi che rispondono all’evoluzione dei costumi e delle mode. Il Libro dell’Anno Treccani 2024 raccoglie molte di queste nuove parole, emerse nell’uso comune negli ultimi due anni, anche se non tutte sono destinate a essere incluse nei dizionari. Tra i neologismi italiani ci sono termini come ‘fediverso’, ‘trappola al miele’, e espressioni politiche come ‘Telemeloni’ e ‘vannacciano’, riferendosi al sostenitore del generale Roberto Vannacci. Quest’ultimo è citato anche con il termine ‘fare una Decima’, ossia il gesto di indicare una preferenza di voto sulla scheda elettorale.
La Treccani osserva che il proprio compito è monitorare la durata di vita di queste parole, riconoscendo che molte sono transitorie. Tuttavia, emergono alcune neoformazioni promettenti, come ‘IA-taliano’, che identifica l’italiano generato da intelligenze artificiali, e ‘5.0’, che si riferisce ai nuovi cicli produttivi legati alla tecnologia.
I linguisti della Treccani segnalano anche la presenza di anglicismi e parole derivate dall’inglese, come ‘alcolock’, ‘pandoro-gate’, ‘dissing’ e ‘Swift economy’, evocando eventi recenti e tendenze contemporanee. Il termine ‘Maga’ è utilizzato per descrivere i sostenitori di Donald Trump, mentre ‘boppone’ indica una canzone particolarmente orecchiabile.
La Treccani sottolinea che l’inglese ha un’influenza predominante nel linguaggio odierno, alimentata dai social media, dalla musica e dall’innovazione tecnologica. In alcuni casi, però, le espressioni inglesi sono tradotte in frasi italiane più comprensibili, come nel caso di ‘coordinatore di intimità’, che si occupa del benessere degli attori durante le scene intime sul set.
In sintesi, il panorama linguistico italiano si arricchisce continuamente di nuovi termini e forme espressive, riflettendo le dinamiche sociali e culturali in corso, mentre il dialogo tra la tradizione linguistica e le influenze esterne continua a plasmare la lingua.