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giovedì, 28 Novembre, 2024
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La tregua in Libano: un inizio per la stabilizzazione

L’annuncio del cessate il fuoco in Libano è stato definito dalla premier Giorgia Meloni un importante passo avanti, sottolineando la necessità di considerarlo come un punto di partenza per la stabilizzazione del confine israelo-libanese. Meloni ha evidenziato l’importanza della piena applicazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, necessaria per consentire il ritorno sicuro degli sfollati, sia israeliani che libanesi. Ha espresso orgoglio per il ruolo centrale dell’Italia nel comando dell’iniziativa Military Technical Committee for Lebanon e l’impegno a lavorare con i partner del G7 e europei per potenziare le forze armate libanesi, evidenziando che questo è fondamentale per il successo del cessate il fuoco.

Durante l’intervento, Meloni ha fatto riferimento alla crisi del Mediterraneo, mettendo in luce il conflitto in Medio Oriente e la situazione critica nella Striscia di Gaza, ringraziando il Ministero degli Esteri per il lavoro svolto in queste delicate circostanze. Ha nuovamente ribadito il supporto italiano alla de-escalation dei conflitti e alla ricerca di una soluzione politica duratura, basata sulla coesistenza pacifica di Israele e Palestina in un contesto di due Stati.

Meloni ha anche affrontato la questione dei rifugiati, sottolineando che l’escalation militare ha compresso ulteriormente questa crisi nella regione, in particolare in Siria, Giordania e Libano. Ha espresso l’intenzione del governo italiano di portare questa questione all’attenzione del Consiglio europeo, enfatizzando l’importanza di creare le condizioni necessarie per un ritorno sicuro e dignitoso dei rifugiati nei loro Paesi.

Infine, la premier ha menzionato la drammatica crisi in Sudan, avvertendo che la guerra civile e le grave violazioni dei diritti umani stanno portando a conseguenze disastrose. Ha descritto la situazione umanitaria come catastrofica, con milioni di persone malnutrite e sfollate, invitando a non trascurare la gravità del problema. In tono più leggero, ha concluso il suo intervento con una battuta sulla Rai, suggerendo che, se è possibile raggiungere un accordo in Libano, allora sarebbe possibile fare lo stesso riguardo al canone Rai.

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