A Siena si è verificato un nuovo caso di truffa che coinvolge il finto carabiniere e il falso avvocato, una tecnica utilizzata da diversi truffatori. La vicenda è iniziata con una telefonata ricevuta da una donna di 64 anni, che è stata contattata da un uomo che si è presentato come un carabiniere. Quest’ultimo le ha comunicato che suo figlio era coinvolto in un grave incidente automobilistico e che l’assicurazione era scaduta, creando così una situazione di emergenza.
L’uomo ha convinto la donna a pagare una somma di denaro per risolvere il problema. Successivamente, è entrato in scena un finto avvocato, che si è recato presso l’abitazione della vittima, mostrandosi autoritario e convincente. La donna, credendo alle sue parole, ha consegnato 200 euro in contante e un gran numero di gioielli, composti da circa una dozzina di pezzi tra anelli, bracciali e orologi.
Realizzando di essere stata ingannata, la donna ha prontamente avvertito la Polizia, che è intervenuta. Grazie alle telecamere di sorveglianza del condominio, gli investigatori sono riusciti a identificare i due truffatori e a risalire alla targa dell’auto utilizzata per la fuga. Utilizzando un sistema di lettura delle targhe, la Polizia ha monitorato i movimenti del veicolo e, alla fine, ha arrestato i due sospetti, due uomini di 21 e 28 anni, di origine napoletana, sull’autostrada.
Dopo l’arresto, la donna è stata convocata in Questura dagli agenti della Squadra Mobile. Confrontando le foto scattate dagli investigatori, ha riconosciuto sia i gioielli rubati che uno dei truffatori, quello che si era presentato come avvocato alla sua porta. Allegato a questo lavoro investigativo, entrambi i giovani sono stati denunciati per truffa. Successivamente, il 9 ottobre, i gioielli sono stati restituiti alla vittima, la quale ha ringraziato gli agenti per la rapidità con cui hanno risolto il caso. Questo episodio mette in luce l’importanza di prestare attenzione a simili situazioni e di non farsi ingannare da conversazioni telefoniche o da persone che si presentano come autorità.