Dal 1870, quando Jules Verne scrisse in “Ventimila leghe sotto i mari” che il mare è “tutto”, la situazione è drasticamente cambiata. Oggi gli oceani sono soffocati dalla plastica, riscaldati e acidificati a causa dell’aumento dell’anidride carbonica. Il mare, un tempo simbolo di purezza, è ora minacciato e rischia di perdere la vitalità che Verne celebrava. La necessità di interventi significativi e sistematici per preservare questa meravigliosa distesa blu è diventata urgente.
Non bastano più le sole azioni di attivisti e piccole ONG; è fondamentale un impegno più ampio. In questo contesto, il Gruppo Prada ha potenziato annualmente il proprio impegno attraverso il programma educativo “Sea Beyond”. In collaborazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, il progetto ha coinvolto oltre 34.000 studenti in 56 paesi, mirato ad educare le nuove generazioni sulla salute degli oceani. Attraverso incontri, mostre e attività all’aperto, l’iniziativa si propone di sensibilizzare i giovani, instillando in loro la passione per il mare e la consapevolezza della sua vulnerabilità.
Durante un evento cruciale come l’America’s Cup, con Luna Rossa Prada Pirelli che compete contro Ineos Britannia, si è svolta a Barcellona la mostra “Ocean & Climate Village”. L’evento presenta una serie di pannelli informativi sullo stato attuale degli oceani e i rischi che affrontano. I visitatori possono anche utilizzare visori di realtà virtuale per esplorare le acque e interagire con coralli e spugne artificiali creati appositamente per l’analisi. Questo approccio educativo e sensoriale è arricchito da biologi marini che guidano i partecipanti alla scoperta della bellezza e della varietà della vita marina.
Sulle vele di Luna Rossa è ben visibile il logo di “Sea Beyond”, accompagnato da un messaggio chiaro sull’importanza della sostenibilità negli sport acquatici e sul ruolo della vela nella ricerca scientifica oceanica. Lorenzo Bertelli, responsabile della Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada, sottolinea che questa collaborazione rappresenta un perfetto connubio per attirare l’attenzione sullo stato critico degli oceani e sull’importanza di un approccio collaborativo e scientifico per la loro tutela.