Venti di gossip retroattivo soffiano su un episodio di vita vissuta trent’anni fa, quando Violante Guidotti Bentivogli, moglie di Carlo Calenda, ha condiviso aneddoti sulla sua convivenza con il marito e Lapo Elkann nell’appartamento di Modena. All’epoca, Carlo Calenda lavorava come manager per Ferrari. Nei ricordi di Violante, Lapo emerge come un personaggio affascinante ma poco pratico. La sua incapacità di gestire le faccende quotidiane la spingeva ad affrontare situazioni singolari: ad esempio, quando andava a fare la spesa, tornava a casa con casse di mozzarelle, dimenticando le cose più utili come il detersivo.
In questo quadro, Violante racconta anche delle difficoltà dal punto di vista dell’ordine e della pulizia. Lei stessa minacciò di andarsene se i due “maschietti” non si fossero “civilizzati”. Un aneddoto particolarmente divertente riguarda Lapo, che girava per casa in pareo, ignaro della presenza di un termostato per il riscaldamento, che era impostato a 40 gradi. Ignorando questa impostazione, vivevano in un ambiente insopportabilmente caldo da mesi.
Durante l’intervista rilasciata a Il Giornale, emerge un quadro ancor più intrigante della vita in quella dimora. Violante racconta di essere arrivata a Modena in inverno, proprio mentre fuori nevicava. Una volta entrata in casa, trovò Lapo vestito in modo inconsueto e scoprì che lui e Carlo non avevano idea di come regolare il riscaldamento. Questo dettaglio rivela un’innocenza e una mancanza di esperienza da parte dei ragazzi, nonostante il loro status sociale elevato.
Il racconto di Violante non fa che sottolineare la leggerezza con cui gli appartenenti all’alta società affrontano a volte le banalità della vita quotidiana, mostrando come le piccole cose possano creare situazioni esilaranti. Nonostante l’atmosfera goliardica, emerge un interrogativo che rimane senza risposta: chi pagasse la bolletta del riscaldamento rimane un mistero, lasciando spazio alla curiosità su dettagli che detto in modo leggero rendono la storia ancora più affascinante.