Non è sufficiente chiudere le finestre per migliorare la qualità dell’aria all’interno degli ambienti chiusi. Uno studio condotto da Enea e dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del clima del Cnr ha evidenziato che l’aria che respiriamo in spazi chiusi può essere tanto nociva per la salute quanto quella di una strada trafficata. La ricerca è stata svolta in un’aula dell’Università La Sapienza di Roma, dove sono state effettuate misurazioni per 24 ore, anche durante le lezioni, per identificare i materiali più inquinanti, come le polveri sottili.
I ricercatori hanno esaminato la risposta tossicologica delle cellule del tessuto polmonare esposte alle nanoparticelle dell’aerosol atmosferico, che includono particolato fine e ultrafine, utilizzando un innovativo sistema biotecnologico simile a un polmone artificiale. I risultati hanno rivelato che le particelle più piccole, generate dal traffico automobilistico, possono infiltrarsi negli spazi chiusi. Soprattutto in particolari condizioni atmosferiche, come durante la pioggia e il vento, queste particelle non solo si spostano all’interno, ma modificano anche le loro proprietà fisico-chimiche.
Queste modifiche possono portare a una maggiore tossicità delle particelle stesse, rendendole una delle fonti di inquinamento più preoccupanti per la salute umana. Gli studiosi avvertono che l’esposizione a queste particelle può avere gravi conseguenze per la salute, incluse patologie polmonari, cardiache e tumorali. Questo studio sottolinea l’importanza di prendere coscienza della qualità dell’aria che respiriamo, non solo all’aperto, ma anche negli ambienti chiusi dove trascorriamo gran parte del nostro tempo.
Pertanto, è fondamentale adottare misure più efficaci per migliorare la qualità dell’aria interna, oltre a semplici accorgimenti come chiudere le finestre. Una maggiore consapevolezza riguardo alle sorgenti di inquinamento e alle loro conseguenze sulla salute è necessaria per proteggere il benessere delle persone, specialmente in contesti urbani dove l’inquinamento atmosferico è particolarmente elevato. Lo studio mette in luce l’interconnessione tra ambiente esterno e interno e l’importanza di affrontare l’inquinamento atmosferico in modo integrato.