Rosa Montero, scrittrice e giornalista di grande rinomanza, è recentemente tornata in libreria con “Il pericolo di essere sana di mente”. Questo libro mescola saggio, auto fiction, inchiesta e fiction, esplorando il complesso legame tra sanità mentale e creatività, con un riguardo particolare per la vita degli scrittori e delle scrittrici. Con una formazione in psicologia, Montero adotta un tono personale e intimo, affrontando temi universali quali la paura della vita e della morte, il doppio, i traumi infantili e l’inganno dell’amore. La narrazione esamina la vita di alcune tra le più brillanti e tormentate figure della letteratura, culminando in un’intervista con Doris Lessing, già pubblicata su El Pais.
Il libro trasmette il messaggio che l’instabilità mentale possa essere sia una condanna sia una fortuna, sottolineando inoltre che la normalità assoluta non esiste; il concetto di “normalità” richiede sempre la presenza di un’ombra. Montero descrive con partecipazione la solitudine che colpisce chi percepisce di non essere mentalmente sano e analizza come il cervello funzioni durante il processo creativo. Affronta anche il fenomeno degli attacchi di panico, mantenendo le sue riflessioni permeate da un’ironia leggera e da uno stile colloquiale.
La scrittrice esplora quindi la “faccia oscura della luna” mentre rimane saldamente ancorata alla realtà, evitando un linguaggio eccessivamente complicato che potrebbe ricordare il gelido approccio di David Foster Wallace. Montero suggerisce che la follia è solo una delle molteplici sfaccettature dell’essere umano e che l’immaginazione artistica possa servire come terapia per risanare i traumi dell’inconscio.
Il suo libro non è una lettura per chi cerca emozioni forti, bensì per coloro che desiderano comprendere e fare pace con la loro parte oscura, un tema universale che risuona profondamente in ognuno di noi. In conclusione, “Il pericolo di essere sana di mente” insegue la complessità della psiche umana e il delicato equilibrio tra creatività e sanità mentale, offrendo al lettore una riflessione profonda e significativa.