Da anni, molti giovani italiani lasciano il Paese in cerca di opportunità migliori e stipendi più elevati. Oggi, Francesco Moscatelli della Stampa ha condiviso le storie di diversi connazionali che hanno scelto l’Islanda come nuova destinazione. Negli ultimi anni, il numero di italiani trasferitisi sull’isola è cresciuto notevolmente. Rósa Björg Jónsdóttir, bibliotecaria e console onoraria d’Italia dal 2020, ha osservato che gli iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) sono passati da 445 a 860, mentre secondo l’anagrafe islandese, il numero effettivo di lavoratori italiani raggiunge quota 1.200.
Tra gli emigrati figurano anche Marika Roma, una biologa di Bologna, che racconta della sua esperienza come ranger nel parco nazionale di Skaftafell. Marika, 35 anni, guadagna 3.500 euro al mese, uno stipendio considerato piuttosto basso in Islanda, ma evidenzia come non abbia spese per vitto e alloggio. Sottolinea anche il rilassato approccio al lavoro degli islandesi. Tuttavia, ci sono delle difficoltà, come quando, d’estate, è costretta a dormire in tenda durante i viaggi a Reykjavik per fare la spesa.
Un’altra testimonianza è quella di Giuliana Mantovani, massoterapista di 35 anni, che vive vicino a Keflavik dal 2022. Giuliana racconta delle sue difficoltà economiche a Milano, dove con partita IVA faticava ad arrivare a fine mese. In Islanda, invece, riesce anche a risparmiare: “Si guadagna bene, ma il costo della vita è più elevato”. Sottolinea, però, che la principale difficoltà riguarda il mercato immobiliare, aggravato dal turismo di massa e dagli effetti dell’ultima eruzione vulcanica che ha costretto a evacuare e ricollocare più di tremila abitanti di Grindavik.
Le esperienze di Marika e Giuliana evidenziano i pro e i contro dell’emigrazione in Islanda, in un contesto economico che offre opportunità, ma presenta anche sfide significative come l’alto costo della vita e la scarsità di alloggi. Le storie di questi italiani in cerca di un futuro migliore mettono in luce le dinamiche migratorie contemporanee e le diverse scelte fatte da giovani professionisti.