20 Settembre 2024

L’assoluzione di Sinner è incomprensibile

È incomprensibile che Sinner sia stato assolto da un tribunale in questo contesto. Non c’è modo di aggirare il fatto che il Clostebol comporta automaticamente una squalifica da due a quattro anni. È una vicenda che puzza da morire. L’esperto di doping tedesco Fritz Soergel ritiene “insostenibile” che il numero 1 del tennis mondiale Jannik Sinner possa prendere parte agli Us Open che inizieranno lunedì prossimo a New York nonostante l’assoluzione dopo due test antidoping positivi.

Allo stesso tempo Soergl, “spera che l’agenzia antidoping americana Usada ed il boss Travis Tygart entrino in scena” e possano così impedire all’italiano di iniziare il torneo. Soergel commentando la sentenza di assoluzione da parte di un tribunale indipendente dopo aver sentito la versione del tennista italiano e raccolto documenti e informazioni, a Sport1 ha detto, “questa versione non è molto credibile, sulla scatola (farmaco, ndr) c’era anche scritto che il test antidoping sarebbe risultato positivo e per spiegare questi valori è necessario che il farmaco venga assunto da molto tempo, pochi giorni non bastano”.

Secondo la sentenza Sinner è risultato positivo in due occasioni a distanza di otto giorni, la prima volta il 10 marzo e la seconda il 18. Lo spray contenente lo steroide anabolizzante viene massaggiato sulla pelle per favorire la rigenerazione e, secondo Soergel, “questo è ideale perché a basse dosi penetra nella pelle e raggiunge esattamente il punto dell’infiammazione o della lesione, ciò significa che l’atleta può recuperare più rapidamente ma se lo fai per qualche settimana, è semplicemente doping”.

Le pomate a base di Clostebol in Germania sono considerate doping. Il professore, che insegna all’Università di Duisburg-Essen, sostiene che usare uno spray a base di steroidi anabolizzanti per curare una ferita è “ridicolo”. Il riferimento è al fatto che il fisioterapista di Sinner, Giacomo Naldi ha usato il prodotto ‘Trofodermin’ (contiene Clostebol) per curare una ferita al mignolo della mano e poi ha massaggiato, senza guanti, il tennista italiano originario dell’Alto Adige tra il 5 ed il 13 marzo. Soergel ha affermato di aver chiesto alla Wada (agenzia mondiale antidoping) di agire: “secondo me la questione non è chiusa, Clostebol è Clostebol e Clostebol porta automaticamente a una squalifica da due a quattro anni”.

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