A Madrid, l’Atletico è in stato di shock per l’errore clamoroso dell’arbitro italiano Marco Guida nella partita di Champions League persa 3-1 contro il Lille. L’episodio controverso è avvenuto al minuto 74, quando Guida ha assegnato un rigore alla squadra francese, una decisione che anche rivedendo le immagini appare completamente infondata. Il VAR, che avrebbe potuto correggere l’errore, non è intervenuto, alimentando l’indignazione dei giocatori e della società, che non si è affievolita neanche con il passare delle ore. Oggi, 24 ottobre, l’Atletico ha deciso di presentare una protesta formale alla UEFA.
Marca descrive la situazione come sconcertante: “Si rivedono le immagini, si rincorre la palla da una parte all’altra, si pongono domande e si avanzano ipotesi, ma la conclusione è invariata: non c’è infrazione”. L’Atletico non riesce a rassegnarsi all’assenza di intervento del VAR, sostenendo che l’accaduto meriti attenzione ai massimi livelli del calcio. La convinzione è che il rigore fosse del tutto inventato, soprattutto considerando che la partita si trovava sul punteggio di 1-1, con l’Atletico che stava giocando bene e cercando il gol del vantaggio.
Il portiere Oblak ha dichiarato: “Non lo so, ha detto ‘mano’, ma non capisco cosa abbia fischiato. Nessuno comprende, spero che alla fine qualcuno riesca a chiarire”. Anche il mister Simeone si è espresso sull’episodio, contribuendo all’incredulità generale. La decisione sembra violare i principi di equità del calcio contemporaneo, dove gli arbitri sono incoraggiati a rivedere le azioni al monitor.
Per questo motivo, l’Atletico ha ritenuto necessario presentare il reclamo alla UEFA, una mossa considerata più di principio che praticabile. L’errore di Guida non riguarda solo il risultato della partita, ma solleva interrogativi più ampi sulla giustizia nel gioco. Infine, c’è preoccupazione per il fatto che Guida arbitrerà un’altra partita significativa, quella tra Inter e Juventus, prevista per domenica, suscitando timori per un possibile nuovo errore.