Giornata di tensione a Bologna e Milano con manifestazioni di diverso tipo. A Bologna, un corteo di manifestanti antifascisti ha avuto luogo nella zona della scalinata del Pincio, vicino al parco della Montagnola. Dopo essere partiti da via Irnerio, i manifestanti hanno cercato di raggiungere un presidio di Casapound in via Indipendenza. La situazione è degenerata quando alcuni manifestanti, con il volto coperto, si sono avvicinati alla scalinata, dove si sono scontrati con la polizia, che aveva il compito di mantenere l’ordine e impedire l’accesso alla piazza. Durante gli scontri, sono stati lanciati fumogeni e petardi.
Sotto la scalinata, in piazza XX Settembre, il presidio di Casapound era protetto da un imponente cordone di polizia e da un cantiere. A Milano, circa 700 persone hanno manifestato a sostegno della Palestina, con cori in cui si denigra Israele come “stato terrorista”. Durante la proteste, alcuni hanno espresso solidarietà per gli eventi accaduti ad Amsterdam, dove si è verificata un’aggressione nei confronti dei tifosi del Maccabi di Tel Aviv. In corteo sono state esposte anche foto di Yahya Sinwar, il leader degli attacchi del 7 ottobre, ucciso dall’esercito israeliano.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine, sottolineando che sono state oggetto di aggressioni e violenze da parte di gruppi di manifestanti. Piantedosi ha ribadito l’importanza del lavoro della polizia nella difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare, esprimendo la sua riconoscenza per l’equilibrio dimostrato in situazioni difficili. Ha chiamato tutte le forze politiche e sociali del paese a prendere le distanze da comportamenti violenti e inaccettabili in democrazia.
Anche il vicepremier Matteo Salvini ha commentato sull’accaduto, definendo i manifestanti come “delinquenti rossi” e sostenendo che il loro posto sia in carcere, esprimendo allo stesso tempo onore per le forze dell’ordine impegnate nel mantenere l’ordine durante tali manifestazioni.