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sabato, 11 Gennaio, 2025
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Le attività illecite si integrano nel nuovo calcolo del PIL

La Nigeria, che ha mantenuto il titolo di prima economia africana fino al 2022, sta modificando il modo di calcolare il prodotto interno lordo (PIL) per includere nuove aree di attività, comprese quelle informali, nascoste e illegali, secondo quanto annunciato dall’Ufficio nazionale di statistica (NBS). A seguito della crisi post-pandemia da Covid-19, la Nigeria è tornata a occupare la quarta posizione tra le economie africane in termini di PIL, secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), dietro Sudafrica, Egitto e Algeria, dopo aver dominato dal 2014 al 2022.

Il nuovo metodo di calcolo, previsto per la fine dell’anno, mira a riflettere le cambiamenti delle realtà economiche, con il 2019 come anno di riferimento. Baba Madu, un alto funzionario della NBS, ha sottolineato che ci si aspetta un aumento delle dimensioni dell’economia. L’inclusione di nuovi settori come quello digitale, salute, previdenza sociale, pensioni, raffinerie, miniere, cave e datori di lavoro privati è fondamentale, ma sarà fondamentale anche considerare le “attività illegali e nascoste”. Madu ha citato esempi di attività senza basi legali, come la prostituzione, che generano reddito, talvolta superiore a quello del settore formale.

L’ultima modifica nel calcolo del PIL risale al 2014, quando si registrò un incremento dell’89% nella misura aggregata dell’attività economica. Questo cambiamento nel calcolo influenzerà anche indici come il reddito pro capite, le detrazioni fiscali rispetto al PIL e il debito, che ha raggiunto il 18,5% del PIL a settembre e potrebbe risultare meno rilevante con un PIL maggiorato.

La Nigeria, con una popolazione di 227 milioni e previsioni di 410 milioni entro il 2050, sta vivendo una delle più gravi crisi economiche degli ultimi decenni ed è il principale produttore di petrolio dell’Africa. Tuttavia, la rilevanza del settore petrolifero nell’economia nazionale è diminuita, passando dal terzo al quinto posto. Il settore immobiliare è diventato il terzo principale contributore, dopo agricoltura e commercio, evidenziando un cambiamento significativo nella struttura economica del paese.

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