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venerdì, 22 Novembre, 2024
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Le città con l’aumento degli affitti più veloce rispetto agli stipendi

La crescita del Pil italiano nei prossimi anni sarà influenzata dalla carenza di manodopera, con una previsione di diminuzione di circa 850.000 persone in età lavorativa entro cinque anni. Questa riduzione dei lavoratori comporterà un aumento del potere negoziale per i dipendenti, incidendo notevolmente sul mercato del lavoro. Un altro problema critico è il disallineamento tra il costo del lavoro e il costo delle abitazioni, in particolare nelle aree dove il potere d’acquisto dei lavoratori non è in linea con i canoni di affitto, che potrebbe generare un impatto economico più rilevante.

La relazione di previsione dell’autunno 2024 di Confindustria analizza i canoni di affitto e i budget medi disponibili per i lavoratori, evidenziando che Milano e Roma presentano i maggiori divari. A Milano, il canone di affitto mensile supera la media nazionale del 70%, mentre la produttività è superiore solo del 40%. Questo squilibrio mostra che, sebbene un aumento degli affitti possa essere giustificato dalla produttività, i livelli attuali sono troppo elevati rispetto alle capacità economiche dei lavoratori.

La problematica non si limita a Milano e Roma, ma anche altre città, come Modena, Bologna e Parma in Emilia Romagna, Como in Lombardia, e diverse città toscane sono colpite. In Veneto, le città di Venezia, Padova e Verona figurano tra quelle con situazioni critiche per quanto riguarda gli affitti.

In risposta a queste problematiche, Confindustria ha sollecitato un intervento diretto del governo attraverso un piano casa. Le proposte includono l’introduzione di agevolazioni fiscali nella prossima legge di bilancio. L’obiettivo di tali misure è garantire che i costi degli affitti non superino le possibilità economiche dei lavoratori, contribuendo a una maggiore stabilità del mercato immobiliare e favorendo la crescita economica complessiva del Paese.

Il contesto attuale suggerisce che affrontare la carenza di manodopera e il disallineamento tra costi del lavoro e abitazioni sarà cruciale per sostenere la crescita economica italiana nel futuro immediato.

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