29 Settembre 2024

Le Conseguenze dell’Imposta Europea sui Grandi Patrimoni per l’Italia

donna ricca shopping 20240928 blitzquotidiano.it

L’Unione Europea sta considerando seriamente l’introduzione di una tassa sui grandi patrimoni, mirata a ridurre le disuguaglianze economiche tra i suoi Stati membri, compresa l’Italia. Attualmente, un numero molto ridotto di individui detiene una parte significativa della ricchezza, con quasi 50.000 italiani (lo 0,1% della popolazione) che possiedono patrimoni superiori ai 5,4 milioni di euro. Questo squilibrio è accompagnato da una maggiore emissione di CO2 da parte dei più abbienti rispetto ai cittadini meno abbienti, il che solleva ulteriori questioni di equità.

La proposta di una legge europea ha trovato un buon riscontro nell’opinione pubblica: un sondaggio recente ha rivelato che il 70% degli italiani sarebbe favorevole alla tassazione dei super-ricchi. Tuttavia, nonostante l’interesse manifestato, l’Unione non ha ancora intrapreso azioni concrete per implementare questa imposta sui grandi patrimoni, altro tema di dibattito da anni. Oxfam, un’organizzazione internazionale per la riduzione della povertà, ha sostenuto con vigore l’iniziativa, sottolineando come la ricchezza detenuta dall’1% più ricco in Italia sia tre volte quella dei 25 milioni di italiani più poveri.

Secondo Oxfam, un’imposta dello 0,5% sulle famiglie più ricche potrebbe generare risorse significative, coprendo fino al 7% del bilancio statale di un paese. Questa tassazione potrebbe finanziare importanti politiche pubbliche per affrontare le disuguaglianze e i cambiamenti climatici, aspetti ritenuti cruciali per la transizione ecologica e sociale dell’Europa.

Nonostante il supporto popolare, il governo italiano, guidato da Meloni, sembra titubante nell’adottare misure fiscali incisive per i più ricchi. Le soluzioni proposte fino ad ora, come un’anticipazione fiscale senza adeguate imposte aggiuntive, riflettono una posizione conservatrice che privilegia un modello liberale.

La resistenza alla tassazione dei grandi patrimoni è alimentata dalla paura di disincentivare investimenti e innovazione in un contesto già complesso come quello italiano, e dalla preoccupazione riguardo all’evasione fiscale. Pochi sono certi riguardo all’effettiva valutazione e imposizione delle ricchezze, dimostrando che la questione è delicata e problematica, come evidenziato dal recente caso ereditaio degli Agnelli-Elkann.

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