Il 3 gennaio, la Regione Sardegna ha vissuto un evento significativo con un’ordinanza/ingiunzione firmata da Gemma Cucca, presidente del Collegio regionale di garanzia elettorale. Questa ordinanza mette in discussione la validità della presidente Alessandra Todde, a poco più di un anno dalle ultime elezioni. Viene contestata una serie di irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali per un totale di 90.629 euro, portando il Collegio a richiedere la procedura di decadenza della Todde. L’ordinanza è stata trasmessa anche alla Procura di Cagliari per valutare eventuali anomalie. Inoltre, la presidente deve versare 40 mila euro all’Agenzia delle entrate entro 30 giorni.
Al consiglio regionale, Todde ha affermato di essere determinata a continuare il suo lavoro, sostenuta dai membri del Campo largo. Ha avuto contatti con Giuseppe Conte e Elly Schlein, ribadendo l’appoggio della sua formazione politica. Le contestazioni erano già state notificate a novembre, e un mese dopo Todde ha presentato una memoria difensiva. Tuttavia, il Collegio ha dichiarato che non è chiaro se le spese riguardano solo la campagna elettorale della Todde o anche quella di altri candidati sostenuti dal M5S. È emerso che la campagna è stata finanziata anche da altri partiti, come il Pd e Sinistra futura. La contestazione principale riguarda la mancata nomina di un mandatario, figura obbligatoria per la raccolta fondi, da cui derivano altre irregolarità.
Il legale di Todde, Stefano Ballero, sostiene che non ci sono motivi validi per l’ineleggibilità, affinché venga accertata la decadenza. La situazione è senza precedenti per la prima presidente del M5S in Sardegna; una eventuale decadenza porterebbe allo scioglimento del consiglio regionale e a nuove elezioni entro 90 giorni, affidando la gestione provvisoria al vicepresidente Giuseppe Meloni. L’ordinanza di ingiunzione, tuttavia, non è immediatamente esecutiva, garantendo a Todde la continuazione della sua funzione fino al termine della procedura prevista dalla legge. La situazione rimane quindi critica mentre il suo team legale esamina le possibili azioni da intraprendere.