La coscienza è un tema centrale negli studi di Anil Seth, un eminente ricercatore nel campo delle neuroscienze cognitive e computazionali. Oggi professore all’Università del Sussex e condirettore di un programma di ricerca sul cervello e la mente, Seth ha dedicato gran parte della sua carriera a esplorare questioni esistenziali riguardanti la vita e la morte. La sua passione per la fisica e la filosofia, coltivata durante gli studi a Cambridge negli anni ’90, ha evoluto in un forte interesse per la psicologia e le neuroscienze, nonostante queste ultime tendevano a escludere la coscienza dai loro discorsi.
Seth è stato recentemente ospite del festival di filosofia di Modena, dove il tema principale era la condizione del Sé in un’epoca caratterizzata da una crescente individualizzazione. La “psiche”, termine storicamente tradotto come “anima”, evidenzia un malessere collettivo che richiede attenzione e interventi nelle istituzioni sociali, ponendo l’accento sul legame fra salute, benessere e cittadinanza.
In un’intervista, Seth ha discusso dell’infelicità nel contesto della coscienza, interrogandosi se gli esseri umani siano gli unici a sperimentare tale stato o se anche animali come zebre, leoni e polpi possano provare infelicità. Nel suo libro “Come il cervello crea la nostra coscienza”, propone che la coscienza sia intimamente legata all’esperienza unica di ‘essere me’ in contrapposizione a ‘essere te’, suggerendo l’idea che l’empatia, o la capacità di immedesimarsi negli altri, possa essere una sfida.
Seth esplora anche le forze interiori che influenzano il nostro comportamento, inclusa la capacità di compiere atti dannosi. Comprendere queste dinamiche attraverso lo studio della coscienza potrebbe aiutarci a vivere in modo più consapevole e soddisfacente.
In definitiva, la ricerca di Anil Seth ci offre uno sguardo scientifico sull’esistenza e sulle complessità della coscienza, invitandoci a riflettere su come le nostre esperienze soggettive modellino il modo in cui interagiamo con il mondo e con gli altri. La coscienza rimane un mistero, ma con le sue scoperte, Seth contribuisce a fare un passo avanti nella comprensione di ciò che significa essere coscienti.