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Le piccole isole: meno inquinamento, maggiori rischi di inondazioni

Gli abitanti dei piccoli stati insulari in via di sviluppo (SIDS), che contribuiscono poco al cambiamento climatico, stanno già subendo le conseguenze in modo sproporzionato, soprattutto a causa delle inondazioni. Uno studio condotto dall’Università di Bristol e pubblicato su Environmental Research Letters ha rivelato che quasi una persona su cinque nei SIDS, per un totale di circa 8,5 milioni di persone, è attualmente esposta a inondazioni costiere e interne. In paesi come Bahamas, Guyana e Tuvalu, questa percentuale supera il 60%.

L’autrice principale, Leanne Archer, ha descritto le inondazioni come una minaccia reale e allarmante a livello globale. La ricerca dimostra che, nonostante il contributo minimo di questi stati al cambiamento climatico, sono già soggetti a un’esposizione sproporzionata a eventi di inondazione. Le proiezioni indicano che, anche considerando uno scenario di riscaldamento globale meno grave, il numero di persone colpite dall’innalzamento del livello del mare, dalle mareggiate e da piogge estreme aumenterà drasticamente in questi paesi.

Leanne sottolinea che i risultati dovrebbero fungere da stimolo per supportare questi stati nell’adattamento e nella mitigazione delle conseguenze del cambiamento climatico. I SIDS, definiti dalle Nazioni Unite, hanno popolazioni che variano da circa 1.000 a 7.000.000 di persone e sono identificati come particolarmente vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Le inondazioni costiere sono un rischio significativo poiché la popolazione è spesso concentrata lungo le coste, ma questo studio ha anche rivelato che le inondazioni interne rappresentano l’81% dell’esposizione totale della popolazione.

Questa ricerca fornisce una valutazione completa del rischio di inondazioni nei SIDS, un approccio innovativo poiché in passato studi simili si erano concentrati soltanto sulle inondazioni costiere. Le evidenze mostrano chiaramente che il cambiamento climatico influisce in modo ingiusto sui luoghi e sulle persone che hanno contribuito meno alle emissioni di gas serra. Anche se il riscaldamento globale fosse contenuto a un aumento di 1,5 °C entro il 2100, si stima che il 21% delle popolazioni SIDS potrebbe essere esposto alle inondazioni, e in uno scenario peggiore con un aumento superiore a 4 °C, questa cifra potrebbe salire a quasi il 23%.

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