Nella penultima giornata della Buchmesse 2024, il Padiglione Italia ha ospitato il panel ‘Andata e ritorno: il turismo delle radici’, moderato dalla giornalista Ilaria Bianchi. Hanno partecipato Riccardo Giumelli, sociologo, e Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’Estero del ministero degli Affari Esteri. Tra il XIX e il XX secolo, più di venti milioni di italiani emigrarono, e ora i loro discendenti tornano in Italia per riscoprire le origini. Vignali ha presentato il libro ‘Il turismo delle radici’, un’iniziativa per riconnettere questi discendenti con il territorio dei loro antenati.
Il progetto, parte della più ampia iniziativa ‘Italea’, mira a riportare in Italia circa 7 milioni di italiani. Il nome ‘Italea’ si ispira alla parola ‘talea’, che rappresenta il processo di propagazione delle piante, simboleggiando la rigenerazione delle radici. Il sito web italea.com offre informazioni su alberi genealogici, itinerari e altre opportunità di viaggio legate alle radici familiari. Oltre 840 piccoli comuni e alcune città più grandi hanno aderito al programma, che continuerà nel 2024 e negli anni successivi.
Il motto ‘Radici nel futuro’ ha caratterizzato la presenza dell’Italia come Ospite d’Onore, sottolineando l’importanza della cultura italiana, come spiegato dal professor Giumelli. Ha riconosciuto che il fenomeno della migrazione italiana è stato spesso sottovalutato, eccetto per figure celebri come Al Pacino e Madonna, che ricordano le origini italiane. I progetti presentati mirano a far scoprire il ricco patrimonio culturale italiano, offrendo l’opportunità di approfondire le proprie radici e il legame con il territorio.
Il panel ha messo in luce come il turismo delle radici possa creare un ponte tra le generazioni e promuovere un rinnovato interesse per la storia e le tradizioni italiane. Il progetto Italea rappresenta, quindi, un’importante iniziativa non solo per il turismo, ma anche per la valorizzazione della cultura italiana nel contesto internazionale.