L’Arcidiocesi di Goa ha richiesto ai fedeli di interrompere le manifestazioni non violente che si sono svolte recentemente a Panjai per protestare contro Subhash Velingkar, leader dell’organizzazione estremista induista RSS. Quest’ultimo ha suscitato polemiche proponendo di sottoporre a test del DNA le reliquie di San Francesco Saverio, il missionario gesuita venerato in Goa. Le affermazioni di Velingkar hanno messo in discussione l’autenticità della sepoltura di Francesco Xavier, proclamato santo nel 1622 e sepolto nella basilica di Bom Jesus, creando un forte disagio tra i fedeli e scatenando una serie di proteste in tutto lo stato.
Nonostante l’indignazione per le parole di Velingkar, padre Savio Fernandes, segretario dell’ufficio di intervento sociale della Diocesi, ha invitato a fermare le manifestazioni per preservare la pace e l’armonia che caratterizzano da sempre Goa. Ha sottolineato l’importanza di non distrarsi da problemi più gravi e ha condannato le affermazioni “offensive” di Velingkar.
Nel frattempo, la Polizia di Goa ha registrato diverse denunce contro Velingkar, che attualmente risulta “irreperibile”. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla libertà di espressione e sull’interazione tra le diverse fedi religiose nella regione. La comunità cattolica si è mostrata particolarmente preoccupata non solo per le parole di Velingkar, ma anche per il potenziale deterioramento delle relazioni tra induisti e cattolici a Goa, un luogo tradizionalmente caratterizzato da una coesistenza pacifica.
Il richiamo dell’Arcidiocesi a interrompere le manifestazioni riflette la volontà di mantenere la stabilità sociale in uno Stato dove le diversità religiose devono coesistere pacificamente. Le autorità ecclesiastiche si sono quindi fatte portavoce di un messaggio di unità e tolleranza, evidenziando l’importanza di affrontare le provocazioni con saggezza e senza dare spazio a conflitti. La situazione rimane delicata, e le reazioni della comunità e delle istituzioni potrebbero influenzare il futuro dei rapporti interreligiosi in Goa. La questione rappresenta un significativo test per la tolleranza e l’integrazione sociale, elementi fondamentali per la vita civile nello stato.