venerdì, Ottobre 4, 2024
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Le Scimmie e la Comunicazione dei Loro Nomi

Uno studio recente pubblicato sulla rivista Science ha rivelato che alcune scimmie, in particolare i marmoset pigmei, sono capaci di nominarsi a vicenda attraverso richiami specifici, una competenza cognitiva finora riconosciuta solo negli esseri umani, nei delfini e negli elefanti. Questa scoperta, condotta da ricercatori dell’Università Ebraica, sottolinea la complessità della comunicazione sociale tra queste scimmie e offre nuovi spunti sull’evoluzione del linguaggio umano.

I ricercatori, guidati da David Omer e Guy Oren, hanno studiato le interazioni naturali tra coppie di scimmie registrando i loro richiami, notando che utilizzano un tipo di richiamo chiamato “phee-call” per identificarsi e comunicare tra di loro. Questo richiamo permette loro di rivolgersi a individui specifici e di rispondere in modo più preciso quando percepiscono che il richiamo è diretto a loro. L’abilità di nominare un’altra scimmia indica una forma di etichettatura vocale che potrebbe essersi evoluta per favorire il mantenimento dei legami sociali all’interno dei gruppi, specialmente in un ambiente complesso come la foresta pluviale, dove la visibilità è ridotta.

I marmoset pigmei vivono in piccoli gruppi familiari monogami e investono tempo nella cura dei loro piccoli, comportamenti simili a quelli umani. La loro capacità di utilizzare questi richiami vocali suggerisce lo sviluppo di meccanismi cerebrali complessi che potrebbero riflettere i processi evolutivi che hanno eventualmente portato alla nascita del linguaggio tra gli esseri umani. Omer sottolinea che queste somiglianze indicano che le scimmie marmoset potrebbero aver affrontato sfide sociali evolutive simili a quelle dei nostri antenati, portando così all’emergere di metodi di comunicazione innovativi.

Queste osservazioni non solo ampliano la nostra comprensione delle abilità sociali dei primati non umani, ma rivelano anche che la capacità di comunicazione complessa non è esclusiva della nostra specie. Questa scoperta pone interrogativi sull’origine e lo sviluppo del linguaggio, suggerendo che le radici di tali capacità potrebbero essere più antiche e diffuse nella nostra filogenesi di quanto si pensasse in precedenza.

In sintesi, il lavoro di ricerca sui marmoset evidenzia un aspetto sorprendente della comunicazione animale e suggerisce che la cognizione sociale nei primati non umani possa essere più avanzata di quanto riconosciuto. La capacità di nominare e comunicare tra individui specifici conferma che la comunicazione nelle scimmie è un fenomeno complesso, che merita ulteriori studi per capire meglio non solo la loro vita sociale ma anche le origini del linguaggio umano. Questi risultati potrebbero avere implicazioni significative per la biologia evolutiva, la psicologia e le scienze linguistiche, ampliando la nostra comprensione di come le abilità comunicative si siano sviluppate nel corso del tempo.

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