Il fumo tradizionale è riconosciuto come uno dei principali fattori di rischio per la salute, causando molte malattie e morti premature, in particolare il cancro ai polmoni, che colpisce l’87% dei fumatori. Per chi non riesce a smettere, le sigarette elettroniche sono viste come una possibile alternativa. Introdotte nel 2003, le sigarette elettroniche funzionano riscaldando un liquido per creare un aerosol che viene inalato, con l’erronea convinzione che ciò riduca i danni del fumo tradizionale. Esistono varianti di e-cig, tra cui dispositivi usa e getta e tabacco riscaldato, come l’IQOS, che produce meno sostanze tossiche rispetto alle sigarette classiche.
Tuttavia, la questione se le sigarette elettroniche facciano davvero meno male non è semplice. Sebbene emettano meno tossine rispetto alle sigarette tradizionali, i liquidi usati possono contenere composti nocivi come metalli pesanti e sostanze chimiche come il diacetile, associato a gravi problemi respiratori. Inoltre, il fumo passivo delle e-cig, sebbene meno dannoso, aumenta la concentrazione di particolato nell’aria, con implicazioni per la salute pubblica.
Un’altra questione dibattuta è se le sigarette elettroniche possano realmente aiutare a smettere di fumare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha affermato nel 2024 che non si sono dimostrate efficaci a tale scopo. Inoltre, uno studio italiano ha evidenziato che chi passa dalle sigarette tradizionali alle e-cig è più probabile che ricominci a fumare.
Un crescente allerta riguarda l’uso delle sigarette elettroniche tra i giovani. L’OMS riporta che il 55% dei ragazzi italiani tra i 13 e i 15 anni ha provato una sigaretta elettronica, incentivati da strategie di marketing accattivanti e aromi attraenti. Inoltre, le sigarette elettroniche contengono sostanze cancerogene, e fumatori che usano entrambi i dispositivi hanno un rischio di cancro ai polmoni quattro volte maggiore rispetto ai fumatori di sole sigarette tradizionali.
In conclusione, sebbene le sigarette elettroniche siano viste come un’alternativa al fumo, presentano rischi significativi e necessitano di ulteriori ricerche per comprendere appieno i loro effetti sulla salute a lungo termine.