A pochi giorni dal nuovo anno, la politica italiana è segnata da scambi di auguri e battibecchi. All’interno della maggioranza, Matteo Salvini, recentemente assolto nel processo Open Arms, manifesta ambizioni verso il Viminale, suscitando preoccupazioni nel ministro Piantedosi, che dichiara di non voler partecipare a discussioni sul rimpasto di governo. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commenta che Piantedosi sta lavorando bene e che Salvini dovrebbe concentrarsi su altri compiti, come il Ponte sullo Stretto.
Salvini, ai microfoni, esprime la sua soddisfazione per l’assoluzione e afferma di voler continuare a lavorare per la sicurezza degli italiani, ribadendo la sua fiducia in Piantedosi. Nel frattempo, Matteo Renzi critica il presidente del Senato, La Russa, accusandolo di non mantenere le promesse di essere un presidente imparziale e di cercare di cooptare senatori per la maggioranza.
Giuseppe Conte mette in evidenza come la priorità della maggioranza Meloni sia incrementare gli stipendi dei ministri, contrapposto agli sforzi del governo spagnolo che ha raggiunto un accordo con i sindacati per ridurre le ore lavorative mantenendo gli stessi stipendi, creando un equilibrio tra lavoro e vita personale.
Angelo Bonelli segnala che il prossimo inverno sarà il più costoso di sempre per le famiglie italiane, con un incremento delle spese per luce e gas, collegando questa situazione alla responsabilità del governo Meloni nel favorire gli interessi delle compagnie energetiche, a scapito dei cittadini.
Nicola Fratoianni diffonde ironicamente atti presunti di Giorgia Meloni per il 2025, criticando misure contro il salario minimo e favorevoli a istituzioni private. Lucio Malan, di Fratelli d’Italia, risponde, affermando che le critiche al “modello Albania” dovrebbero essere riviste e scusate. Michaela Biancofiore sostiene che le opposizioni stanno portando avanti una campagna denigratoria, mentre Galeazzo Bignami spera che l’ordinanza della Cassazione chiuda la controversia sul “modello Albania”.
Pierfrancesco Majorino, del Partito Democratico, critica le posizioni della destra riguardo all’immigrazione, definendole una distorsione della realtà e riferendosi a un rinvio alla Corte di Giustizia Europea, non a una sentenza favorevole.