Oggi è stato completato lo sgombero delle vele di Scampia, un quartiere a Nord di Napoli, con l’uscita degli ultimi undici nuclei familiari dalla Vela Rossa. Questo passo è cruciale per la demolizione di due delle tre Vele rimaste e per la ristrutturazione della Vela Celeste, dove l’estate scorsa un crollo ha causato la morte di tre persone e ha lasciato 12 feriti. La tragedia ha accelerato il processo di liberazione degli edifici, un tempo occupati da circa 2000 persone, modificando anche il piano del progetto Restart Scampia. Inizialmente era previsto che le famiglie lasciassero gli alloggi solo dopo l’assegnazione di nuove case, ma ora si procederà simultaneamente, con un supporto economico per l’autonoma sistemazione fino al trasferimento nelle nuove abitazioni.
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha definito questo un momento “straordinario” e “storico” per Scampia. Sottolinea che ora, dopo la tragedia, non ci sono più famiglie residenti nelle Vele e che questo rappresenta una nuova svolta per il quartiere. Il prefetto ha riconosciuto l’importanza di non dimenticare il passato e di considerare il lavoro svolto in precedenza, anche se l’incidente dell’estate scorsa ha accelerato un cambiamento già in atto, con il Comune pronto a pianificare le azioni necessarie.
In seguito allo sgombero, circa 2.500 persone che vivevano nelle Vele riceveranno contributi per l’autonoma sistemazione, mentre si trovano temporaneamente presso parenti o in altre abitazioni. Questo risultato è frutto di una sinergia tra Prefettura, Comune, Regione Campania e altre organizzazioni, comprese le forze di polizia e i vigili del fuoco.
Il Prefetto ha espresso ottimismo riguardo al futuro, evidenziando l’importanza di monitorare la tempistica per la realizzazione degli interventi di riqualificazione e delle nuove abitazioni. Dopo 45 anni, ha affermato che non si può parlare né di vittoria né di sconfitta, ma che le Vele hanno subito un’evoluzione nel tempo. Oggi ci sono fondi disponibili sia per investimenti che per l’autonoma sistemazione, e il Governo ha già supportato l’iniziativa per fornire aiuti alle persone sgomberate. Il Prefetto conclude sottolineando che questa è un’opportunità che infonde grande speranza.