Domenica sportiva ricca di emozioni e sorprese, dalla atletica alla equitazione. E poi la Ferrari che non ti aspetti, la grande rimonta del Toro sull’Atalanta, il Napoli che travolge il Bologna (3-0) riscattando il brutto esordio a Verona, Tamberi che torna e vince in Polonia zittendo tutti i gufi risorti dopo Parigi. In una giornata polacca in cui il marziano Duplantis centra il nuovo primato mondiale dell’asta con un 6,26 impensabile. Questi gli Oscar in rigoroso ordine alfabetico.
De Luca Lorenzo
Il cavaliere di Lecce, 37 anni, specialista nel salto a ostacoli, ha trionfato nel “Gp 5 Stelle” nei Paesi Bassi. Il fuoriclasse azzurro ha compiuto l’impresa in sella a Denver con cui ha realizzato 2 formidabili netti, stabilendo nel secondo giro il tempo migliore. Vittoria netta su 34 partenti. Successo strepitoso. Una giornata speciale per Lorenzo “il Magnifico”.
Leclerc Charles
Il pilota della Ferrari, 26 anni, contro tutti i pronostici, ha inventato la gara perfetta nel Gp Olanda conquistando un podio che era follia sperare. Un podio miracoloso strappato con le unghie a Piastri che aveva gomme più fresche e una macchina super. Perfetta la strategia della Ferrari, decisiva la classe di Leclerc.
Sirena Max
Il velista di Rimini, 51 anni, skipper e team director di Luna Rossa, ha guidato la barca italiana nei preliminari di Coppa America a Barcellona battendo 4 imbarcazioni su 5, e giovedì porterà Luna Rossa alle regate della Louis Vitton Cup. Pronto ad una nuova impresa.
Tamberi Gianmarco
L’altista marchigiano, 32 anni, oro olimpico a Tokyo, dopo il forfait ai Giochi di Parigi 2024 (coliche renali si è rimesso subito in pista con un successo al “Diamond League” in Polonia. Ha vinto con un 2,31 mettendo a tacere tutti i criticoni Gimbo, non ti curar di loro ma guarda e… salta.
Tiberi Antonio
Il ciclista, 23 anni, “core di Roma”, è tornato a indossare la maglia bianca di leader della classifica dei giovani alla Vuelta di Spagna. Il ragazzo ha stoffa. È uscito di scena (domenica) nella tappa verso Granada per un colpo di calore. È il suo primo ritiro in un grande Giro. Resta l’immagine più che positiva delle prime 8 tappe. Tiberi c’è.