24 Settembre 2024

Lesioni Neurologiche da Traumi Cranici nello Sport

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Uno studio condotto dalla University of Pittsburgh School of Medicine, pubblicato su ‘Jama Surgery’, ha rivelato che i colpi ricevuti durante le competizioni sportive, come gli schiaffi, possono causare danni visibili al sistema neurologico, evidenziando segni di commozione cerebrale. Questo è il primo studio accademico a fornire dati quantificabili sui rischi associati a queste attività, offrendo un’importante base per discutere le normative necessarie alla salvaguardia della salute a lungo termine degli atleti.

Raj Swaroop Lavadi, ricercatore post-dottorato nel dipartimento di neurochirurgia, ha espresso preoccupazione per gli aspetti della lotta che possono essere rischiosi per la salute neurologica. Secondo Lavadi, sebbene sia difficile vietare uno sport, è fondamentale sensibilizzare il pubblico sui pericoli legati alle competizioni. Lo studio ha applicato un’analisi video per identificare i segni di commozione cerebrale in un contesto fino ad oggi inesplorato.

La lotta a colpi di schiaffi, un’attività che si svolge principalmente in modo clandestino, sta guadagnando rapidamente popolarità, attirando milioni di spettatori online. In questo sport, i concorrenti, posizionati su un podio all’altezza della vita, si affrontano a turno infliggendo colpi aperti al viso dell’avversario. Le regole prevedono brevi pause per il recupero, e il combattimento prosegue finché uno dei partecipanti non viene colpito a terra o fino a quando i giudici dichiarano un vincitore.

La comunità medica ha sollevato serie preoccupazioni riguardo ai rischi per la salute provenienti da lesioni alla testa e traumi cranici, ma fino ad ora non esistevano studi rigorosi su questi rischi. Nel tentativo di valutare la pericolosità della lotta a schiaffi a livello professionale, esperti qualificati hanno esaminato video di competizioni analizzando 333 schiaffi. Hanno registrato vari segni visibili di commozione cerebrale, che andavano da una ridotta consapevolezza dell’ambiente fino alla completa perdita di reattività.

Questi risultati sottolineano l’importanza di valutare seriamente i rischi associati alla lotta a schiaffi e offrono spunti cruciali per migliorare la sicurezza degli sport e la protezione della salute degli atleti coinvolti.

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