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venerdì, 10 Gennaio, 2025
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Libertà di Stampa: L’Opera di Giancarlo Tartaglia alla Casa della Memoria

La libertà di stampa è centrale per il progresso e la democrazia ed è il tema dell’ultimo libro di Giancarlo Tartaglia, “Come si uccide la libertà di stampa, Anatomia di un omicidio”, pubblicato da Edizioni All Round. L’opera, di 255 pagine, sarà presentata il 10 gennaio presso la Casa della Memoria e della Storia a Roma. L’incontro, con la partecipazione di esperti come Enrico Menduni, Enrico Serventi Longhi e Fulvio Cammarano, approfondirà uno dei periodi più bui per la libertà d’espressione in Italia, ossia il 1924, anno cruciale per il controllo della stampa nel paese.

Tartaglia, esperto di storia e giornalismo, esamina gli eventi drammatici del 1924, segnato dall’omicidio di Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista Unitario, rapito e assassinato dopo aver denunciato brogli e violenze del fascismo. Questo assassinio, secondo l’autore, rappresenta una svolta politica e mediatica, portando Mussolini a imporre un nuovo regolamento sulla stampa e contribuendo alla censura definitiva. La libertà di espressione subisce una grave perdita e gli anni successivi vedono l’adozione delle leggi “fascistissime”.

Il libro ritrae Mussolini come un maestro della comunicazione di massa, ossessionato dal controllo dei media. Mussolini intuì anche il potenziale della radio e del cinema, strumenti chiave per la propaganda. La radio, accessibile a molti, e i cinegiornali prodotti dall’Istituto Luce furono fondamentali per plasmare le opinioni in un paese largamente analfabeta, specialmente al Sud.

Nel 1924 nascono due enti cruciali per la propaganda fascista: l’Unione Radiofonica Italiana (URI) e l’Istituto Luce. Questi organismi ebbero un ruolo determinante nel controllo dell’informazione e nella diffusione del messaggio fascista. Tartaglia analizza come queste iniziative segnarono una nuova era nella comunicazione politica italiana, rendendo la propaganda un mezzo per raggiungere ogni angolo del paese.

L’opera di Tartaglia offre una dettagliata ricostruzione storica, analizzando con cura le dinamiche politiche e sociali del tempo. Attraverso fonti e testimonianze originali, il libro dipinge un’Italia in cui la libertà di stampa è progressivamente soffocata. Sebbene il focus sia storico, il lavoro di Tartaglia ha risonanza con le sfide contemporanee per la libertà di stampa, invitando a riflettere sull’importanza di difendere il diritto all’informazione. La presentazione del libro sarà un’opportunità per confrontarsi su un capitolo cruciale della storia italiana.

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