La candidatura di Andrea Orlando appare ora favorita grazie al sostegno di Giuseppe Conte e al ritiro di Luca Pirondini del M5s. Questa decisione è stata anticipata dai colloqui tra i dirigenti del Partito Democratico (Pd) e dei Cinque Stelle, che hanno chiarito l’assenza di opposizione alla candidatura di Orlando. Proprio pochi giorni fa, Orlando aveva esortato i suoi alleati a prendere una decisione definitiva entro domenica, minacciando di ritirarsi se il processo si fosse prolungato.
Una telefonata tra Conte e Orlando ha segnato una svolta, culminando in un comunicato congiunto che segna il consenso di Pd, M5s, Avs e Azione. Anche Carlo Calenda sta considerando i prossimi passi del suo partito riguardo alla decisione ligure, chiarendo che gli investimenti in opere pubbliche sono una questione cruciale per Azione, ma sottolineando che le decisioni del direttivo sono una formalità, visto il buon rapporto con il centrosinistra.
Orlando è ora atteso a un evento importante, dove potrebbe proclamarsi ufficialmente candidato. Goffredo Bettini ha avuto un ruolo significativo nella mediazione tra le diverse forze politiche, enfatizzando l’importanza di unire le forze per competere contro il centrodestra. Si sottolinea che nelle prossime elezioni regionali in Umbria, Emilia-Romagna e Liguria, l’unità sarà fondamentale per ottenere risultati positivi.
Tuttavia, l’unico nodo rimane la posizione di Matteo Renzi, poiché il M5s teme che il suo coinvolgimento possa risultare controproducente. I Cinque Stelle, infatti, sostengono che la presenza di Renzi potrebbe ridurre i voti piuttosto che aumentarli, come dimostrato da recenti dichiarazioni di Massimo D’Alema durante un’assemblea, dove si è detto che nei futuri accordi ciascun attore sarà valutato in base ai voti che porta.
Anche nel Pd ci sono riserve riguardo al contributo che Renzi potrebbe fornire. Renzi ha minacciato di ritirare i suoi rappresentanti dalla giunta di Marco Bucci, sindaco di Genova, se non ci saranno condizioni favorevoli per il suo ingresso nel nuovo schieramento. Ciò ha portato a un’analisi più profonda su come Renzi e il suo partito potrebbero agire in Liguria, con l’idea di presentare candidati in una lista civica, per enfatizzare un’ala riformista del centrosinistra. La strategia rimane comunque complessa e soggetta a evoluzioni politiche.