All’arrivo della funivia della Val Senales, ai 3.200 metri della Grawand, il sole illumina il ghiacciaio mentre decine di giovani sciatori, tra cui atleti di sci club altoatesini e internazionali, si preparano ad allenarsi durante il ponte di Ognissanti. Tuttavia, l’atmosfera è segnata dalla tragedia della giovane sciatrice Matilde Lorenzi, deceduta all’ospedale di Bolzano dopo un grave incidente durante un allenamento di slalom gigante. Matilde, 19 anni, proveniente dal Sestriere, era considerata una promessa dello sci alpino italiano, avendo vinto il titolo di supergigante a marzo.
In Val Senales, circa mille atleti stanno addestrandosi, ma la notizia della morte di Matilde ha lasciato increduli tutti gli sciatori presenti. L’incidente è avvenuto sulla pista Grawand nr. 3, un tracciato considerato non difficile, precisamente durante un cambiamento di pendenza. Le indagini preliminari condotte dai carabinieri non hanno evidenziato anomalie sulla sicurezza della pista. Matilde è stata soccorsa immediatamente dai suoi allenatori e dai carabinieri, ma le sue condizioni erano critiche; l’elicottero ha trasportato la sciatrice all’ospedale, dove è deceduta.
Le possibili cause dell’incidente includono uno sbilanciamento dopo collissione con un palo, che ha portato a una caduta violenta. La Procura di Bolzano ha dichiarato che non ci sono responsabilità penali per la morte di Matilde, suscitando reazioni contrastanti, comprese quelle di Paolo De Chiesa, ex campione di sci, che mette in dubbio queste conclusioni e chiede chiarimenti sulla sicurezza dei tracciati e sulla presenza di ostacoli.
Il Comune di Sestriere ha espresso il proprio dolore per la perdita di Matilde, istituendo un giorno di lutto cittadino in occasione della cerimonia funebre. La salma di Matilde sarà trasferita mercoledì a Valgioie, dove si svolgerà un rosario e i funerali il giorno successivo. La famiglia ha richiesto donazioni invece di fiori per sostenere un progetto in memoria di Matilde, volto a garantire la sicurezza dei giovani sciatori.