Mancano solo due settimane alla grande sfida per il titolo europeo dei pesi leggeri, in programma il 25 ottobre al PalaDozza. La protagonista dell’incontro sarà Pamela Malvina Noutcho Sawa, una pugile di 31 anni che, oltre a dedicarsi a questo sport, lavora come infermiera presso il Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Pamela ha già messo in mostra il suo talento vincendo, il 5 aprile, il titolo europeo Silver contro la britannica Jordan Parker Porter. Con un record perfetto di 7 vittorie su 7 incontri da professionista, la pugile ha adesso l’obiettivo di conquistare il titolo continentale ufficiale.
La sfida culminante della serata di boxe, che include sette match professionistici e quattro dilettantistici, sarà l’incontro di Pamela contro la serba Nina Pavlovic, ventisettenne e avversaria agguerrita. Questa attesa match rappresenta un importante traguardo nella carriera di Noutcho, non solo per il prestigio del titolo ma anche per la dedica che dimostra per il pugilato, sport che pratica da anni con costante successo.
La storia di Noutcho è affascinante anche al di fuori del ring. Sebbene sia residente in Italia da quando ha otto anni, ha ottenuto la cittadinanza italiana solo nel 2022, una notizia che ha suscitato grande interesse. La sua esperienza come infermiera, che svolge in un’ambiente di alta pressione come il pronto soccorso, si riflette anche nella disciplina e nella resilienza che porta nel suo percorso pugilistico.
Nelle ultime settimane, Pamela ha avuto modo di condividere i suoi pensieri e le sue emozioni riguardo l’imminente incontro. La campionessa, intervistata nel servizio di Mattia Martini e montato da Alberto Carroli, ha espresso la sua determinazione e la sua preparazione. Un grande sostegno arriva anche dal suo allenatore, Alessandro Dané, il quale è fiducioso nelle capacità di Pamela e nella sua preparazione per affrontare questa importante sfida.
Il 25 ottobre, quindi, ci si aspetta un evento emozionante che potrebbe segnare un capitolo significativo nella carriera pugilistica di Pamela, rendendola non solo una sportiva di successo ma anche un inspiratrice per molti, nella vita e nello sport.