Il presidente della SS Lazio, club di calcio romano, ha recentemente dichiarato di aver scelto la strada della legalità venti anni fa, quando ha acquisito la società. Questa decisione ha avuto ripercussioni significative sulla sua esperienza alla guida del club, portandolo a diventare un bersaglio di minacce, alcune delle quali anche di natura violenta, da parte di alcune frange estreme e radicali della tifoseria laziale. La sua scelta di operare nel rispetto delle leggi e delle normative, contrariamente a pratiche più comuni nel mondo del calcio, lo ha messo in una posizione difficile.
Il presidente ha sottolineato che la sua volontà di mantenere un comportamento etico e legale è stata sempre la priorità, nonostante le pressioni e le intimidazioni che ha ricevuto. Queste minacce non sono state solo parole, ma si sono manifestate in situazioni gravi, che hanno messo in pericolo la sua sicurezza personale. La sua testimonianza evidenzia la difficile realtà che alcuni dirigenti calcistici devono affrontare, specialmente in contesti dove la passione per il calcio può degenerare in comportamenti estremisti.
Il presidente ha inoltre sottolineato l’importanza di combattere queste dinamiche tossiche all’interno del mondo del calcio e di promuovere un ambiente più sano e rispettoso. Ha invocato l’unione di tutte le parti interessate, dai tifosi agli sponsor, per contribuire a costruire un futuro in cui il rispetto e la legalità siano pilastri fondamentali. La sua posizione è quella di voler rafforzare i valori della solidarietà e dell’inclusione, opponendosi alle divisive e violente frange del tifo.
Infine, il presidente ha espresso speranza che, attraverso il dialogo e la comunicazione, sia possibile ridurre la tensione e promuovere un clima di pazienza e comprensione tra i tifosi e la dirigenza del club. La sua testimonianza è una chiamata all’azione non solo per i tifosi della SS Lazio, ma per tutti gli appassionati di calcio, affinché si abbandonino le violenze e si celebri il gioco in un modo che sia civile e rispettoso di tutti.
