L’edizione del 2024 di “Ballando con le Stelle” verrà ricordata per i suoi record, culminata in una finale che ha visto trionfare Bianca Guaccero con Giovanni Pernice. Al secondo posto si è classificata l’ex nuotatrice Federica Pellegrini in coppia con Pasquale La Rocca, seguita da Federica Nargi con Claudio Favilla al terzo posto. Il programma ha raggiunto il 29% di share, con picchi del 40% durante la semifinale, suscitando interrogativi sul suo inarrestabile successo. Milly Carlucci, conduttrice della trasmissione, ha rivelato in un’intervista il segreto di questo fenomeno: un costante sforzo per rimanere attuali e non invecchiare, cercando di diventare un classico della tv italiana.
L’idea per “Ballando” è maturata nel 2005, quando Carlucci ha visto “Strictly Come Dancing” in Inghilterra e ha deciso di proporla a Rai, sebbene inizialmente con scetticismo. La prima stagione si è limitata a quattro puntate, mentre quest’anno si è passati a dodici, a dimostrazione della crescente popolarità del programma. Tuttavia, dietro le quinte si cela un impegno notevole: i concorrenti devono affrontare rigidi allenamenti e, per sostenere gli sforzi fisici, c’è un’équipe di fisioterapisti disponibile.
Tra i partecipanti passati, spicca la figura di Diego Armando Maradona, che ha partecipato con entusiasmo ma ha dovuto destreggiarsi tra gli impegni in Argentina, causando preoccupazione per la sua salute. Il programma ha dovuto adattarsi gestendo le sue esigenze, trasformando un’assenza in un’ultima esibizione via videolezione.
Un altro elemento distintivo del programma è la giuria, rappresentata da Selvaggia Lucarelli, una figura provocatoria e critica che arricchisce il dibattito. Carlucci ha rivelato che la giuria ha subito vari cambiamenti nel corso degli anni, con l’assenza di Lamberto Sposini, scomparso recentemente.
Infine, è emerso il mistero riguardo a Guillermo Mariotto, uno dei fondatori di “Ballando”. Mariotto ha affrontato difficoltà personali legate alla salute e, in rispetto della sua privacy, Carlucci ha preferito non rivelare dettagli, chiarendo che la sua assenza non è dovuta a una mancanza di rispetto verso il programma.