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sabato, 23 Novembre, 2024
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Madre e Figlia: Una Tragedia sul Fiume Piave

La triste vicenda che ha colpito il Trevigiano si è conclusa in un dramma: i corpi di una madre 45enne, Susanna Recchia, e della sua bambina di tre anni sono stati trovati morti nel fiume Piave. I due cadaveri, ritrovati abbracciati su un isolotto naturale a Moriago della Battaglia, sarebbero stati trascinati dalle acque in piena dopo che la madre, secondo le prime ipotesi, si sarebbe immersa nel fiume con la figlia. Le ricerche erano state avviate dopo la segnalazione della scomparsa da parte dell’ex compagno, che aveva trovato una lettera di cinque pagine nella quale Susanna esprimeva la volontà di suicidarsi con la sua bambina.

Alla base di questo tragico gesto ci sarebbero stati diversi fattori: la recente separazione dal compagno, problemi di salute della figlia, che soffriva di epilessia, e il trauma per la morte di un’amica in un incidente stradale. Le ricerche, che hanno coinvolto droni, elicotteri, e cani molecolari, si erano concentrate nella zona del ponte di Vidor, tristemente nota per essere un luogo in cui si verificano gesti estremi.

La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un’inchiesta per accertare le circostanze della morte, ipotizzando un omicidio-suicidio. Il procuratore Marco Martani ha sottolineato la gravità della situazione, parlando di “depressione maggiore”, una malattia psichica che rende difficile interpretare i segnali di allerta. Per il procuratore, questa condizione può indurre una persona a compiere atti estremi come quello avvenuto.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo cordoglio sui social media, descrivendo la situazione come “riempita di tristezza” e confermando che la peggiore delle ipotesi si era avverata. I corpi sono stati rinvenuti a circa due chilometri dal ponte di Vidor, in un’area in cui le condizioni del fiume sono molto pericolose. Le operazioni di ricerca sono state costanti e hanno coinvolto diverse squadre di soccorso fino a quando non è stata fatta la drammatica scoperta.

Questa tragica storia mette in luce le complessità della salute mentale e l’importanza di prestare attenzione ai segnali di crisi nelle persone che vivono situazioni di grande sofferenza.

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