L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti UNESCO al mondo, ma le amministrazioni locali che li gestiscono affrontano molte difficoltà. Alessio Pascucci, presidente dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, sottolinea l’importanza di creare una delega specifica per i siti UNESCO, come già richiesto all’Anci. Pascucci osserva che gli italiani sono così abituati alla bellezza del paese che potrebbero non comprendere appieno la distinzione tra un sito patrimonio dell’umanità e uno che non lo è. Per i turisti stranieri, però, questa differenza è significativa: potrebbero decidere di passare meno tempo in città famose, come Roma e Firenze, per esplorare i numerosi siti UNESCO che rappresentano l’eccellenza culturale e storica italiana.
L’associazione è stata fondata 30 anni fa, nel 1997, da amministratori locali per tutelare gli interessi dei siti riconosciuti dall’UNESCO, che spesso riguardano zone più ampie di un singolo comune, come nel caso di Roma e del Vaticano. Pascucci menziona la legge n. 77, che finanzia quei siti, anche se i fondi disponibili sono limitati, con uno stanziamento medio inferiore ai 2 milioni di euro all’anno, decisamente insufficiente rispetto alle necessità reali.
Pascucci evidenzia anche l’importanza delle infrastrutture di trasporto per garantire l’accessibilità ai siti UNESCO. Nel caso di Cerveteri, dove si trova una necropoli etrusca dichiarata patrimonio mondiale nel 2004, non era stato previsto un servizio di trasporto pubblico per connettere la necropoli con la stazione ferroviaria, rendendola difficile da raggiungere dai turisti provenienti da Roma. La soluzione adottata è stata l’implementazione di un servizio navetta ogni ora. Tuttavia, Pascucci lamenta la mancanza di sostegni per il trasporto pubblico nelle città che ospitano siti UNESCO, costringendo a sottrarre risorse ai collegamenti locali per garantire l’accesso a questi luoghi di interesse.
In sintesi, la gestione dei siti UNESCO in Italia richiede attenzione e finanziamenti adeguati per valorizzare appieno il patrimonio culturale e garantire che i turisti possano accedervi facilmente.