L’ex fidanzato di Chiara Petrolini, accusata di aver sepolto due neonati nel giardino di casa a Traversetolo, ha condiviso la sua esperienza in un’intervista con le Iene. Ha descritto Chiara come una persona che, fino a un certo punto, gli sembrava sempre “normale”. Non riusciva a notare alcun cambiamento nel suo aspetto fisico o nel suo comportamento durante la loro relazione. Non ha mai notato segni di gravidanza, né un cambiamento nel corpo di Chiara, e lei sosteneva di prendere la pillola contraccettiva.
L’ex fidanzato ha parlato di come ci fosse una certa routine nella loro relazione e di come, anche vedendosi a lungo, non fosse mai riuscito a percepire che ci fosse qualcosa di strano. Con il passare del tempo, Chiara ha cominciato a dire alle sue amiche di non prendere più la pillola, ma non ne ha mai parlato con lui. La scoperta del primo neonato ha colto l’ex fidanzato di sorpresa: Chiara gli ha inviato un messaggio in cui affermava di essere scioccata per la scoperta del bambino in casa sua, e lui stesso non riusciva a collegare la situazione a lei.
Riflettendo sulla loro relazione, ha ammesso che se non fosse tornato con lei dopo un anno di separazione, probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino. Il suo desiderio di non essere giudicata da altri avrebbe potuto spingere Chiara a nascondere la realtà della sua situazione. L’ex fidanzato ha sottolineato che non avevano mai parlato, nemmeno per scherzo, di avere bambini, e ha espresso che se fosse successo, lui non si sarebbe tirato indietro.
In conclusione, ha dichiarato che ora prova una sensazione di vuoto nei confronti di Chiara, considerata la gravità della situazione. Si è detto incapace di elaborare gli eventi e ha riaffermato che tutto ciò che conosceva di Chiara non corrisponde più alla persona che ha scoperto essere. La sua testimonianza mette in luce non solo la sorpresa e la confusione riguardo le azioni di Chiara, ma anche una forma di impotenza di fronte a una vita che sembrava, fino a un certo punto, così normale e controllata.