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venerdì, Novembre 8, 2024
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Malaria: un caso di infezione locale a Verona

Nonostante l’Italia sia considerata un Paese libero dalla malaria dalla metà degli anni ’70, è stato recentemente segnalato un caso autoctono di infezione a Verona. La direzione Prevenzione della Regione Veneto ha comunicato il caso e ha disposto misure di sorveglianza con la collaborazione dell’Ulss 9 scaligera e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. In seguito alla segnalazione, sono state avviate indagini epidemiologiche, comprese analisi dei vettori locali e misure di sorveglianza sanitaria rivolte ad altre persone nei luoghi di possibile esposizione. Sono inoltre previste attività di disinfestazione preventiva basate sui risultati dei controlli effettuati.

Il sistema sanitario regionale sottolinea che la malaria non si trasmette da persona a persona, ma esclusivamente tramite punture di zanzare infette o contatto con sangue infetto. La malattia, causata dal parassita Plasmodium, si manifesta con sintomi quali febbre, brividi, sudorazione, mal di testa, nausea, vomito e dolori muscolari. È importante evidenziare che la malaria è una malattia trattabile e può essere curata efficacemente se diagnosticata e trattata in tempo, riducendo il rischio di complicazioni gravi.

Attualmente, le zanzare capaci di trasmettere il parassita non sembrano essere presenti nel territorio italiano. La malaria era stata ufficialmente eliminata in Italia negli anni ’70 grazie a campagne di controllo delle zanzare e all’uso di farmaci specifici. In Veneto, i casi di malaria registrati annualmente riguardano persone che hanno contratto la malattia durante viaggi in Paesi endemici. Prima dell’attuale caso autoctono, gli ultimi casi di malaria da Plasmodium vivax in Italia risalgono agli anni ’60 in Sicilia.

La situazione attuale ha riacceso l’attenzione sulla malaria e sull’importanza di monitorare i vettori e attuare misure di prevenzione per evitare una possibile risorgenza della malattia nel Paese. Le autorità sanitarie invitano a mantenere alta l’attenzione e la vigilanza per garantire la salute pubblica.

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